C'è Renzi junior in campo, l'Udinese fa il pienone in Carnia

PREONE. C’erano decine di nonni, zii, genitori, fidanzate e sorelle al campo sportivo di Preone, ma nessuna traccia dei famigliari più attesi, quelli di Francesco Renzi, che è in prova nella Primavera dell'Udinese.
Chi attendeva l’apparizione dell’ex premier Matteo e della signora Agnese tra le montagne friulane è rimasto deluso: sono in vacanza i due e sembrava che potessero approfittarne per vedere all’opera il figlio nella sua prima amichevole in bianconero, invece di loro nessuna traccia. Tra i tanti spettatori (erano davvero moltissimi per essere la prima gara estiva della Primavera dell’Udinese contro il Venezia) a Preone c’era, in realtà, un pizzico di curiosità e più di qualcuno ha allungato il collo verso l’ingresso dell’impianto sportivo per cercare di cogliere l’arrivo dei Renzi.
Alla fine, però, visto l’inutile attesa, tutta l’attenzione dei presenti è stata calamitata dai ragazzi che giocavano in campo. Ad un certo punto nel caldo pomeriggio della montagna carnica, era circolata incontrollata la voce della presenza tra il pubblico del nonno di Francesco, Tiziano. In realtà, il padre dell’ex premier – balzato alle cronache per l’inchiesta sugli appalti Consip – in queste zone nei giorni scorsi pare esserci stato: sembra sia stato lui, infatti, ad accompagnare in ritiro ad Ampezzo il nipote con la propria auto per poi ritornare in Toscana.
Sabato però a Preone c’era l’altro quello materno con il quale Francesco ha fatto rientro nella sede del ritiro. Il calciatore Francesco, ciuffo castano e una grande somiglianza con papà Matteo, non ha fatto una grinza: è arrivato con tutti i suoi compagni con uno zainetto nero e scarpe sportive bianche, vivendo al meglio fin dal primo momento di arrivo al campo il suo pomeriggio di partita. Il tecnico Sassarini ha deciso di impiegarlo nel secondo tempo e di affidargli la maglia numero 13.
Ma il suo, anche se tutti fanno finta di niente, non è un cognome come gli altri (tanto che persino i suoi compagni durante la partita lo hanno sempre chiamato «Renzi», e suscita inevitabilmente curiosità: «Gioca bene ’sto Renzi?», si è sentito tra il pubblico.
«Non mi sembra male, mi han detto che è bravino», è stata la risposta sussurrata di uno dei nonni presenti, cui ha fatto eco un altro commento: «Mah, a me sembra un po’ presto per dare giudizi». Insomma, è inutile: anche nel mondo del calcio le azioni di un Renzi sono tenute costantemente sotto controllo e sottoposte a giudizi forse più severi rispetto agli altri. Francesco, però, non si lascia condizionare e lavora serenamente con i suoi compagni in ritiro, cercando di restare lontano dai riflettori.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto