C’è Ciciretti sulla strada del Pordenone: difficilmente il suo futuro sarà neroverde

Il trequartista doveva essere l’uomo in più dei ramarri, poi a gennaio è stato ceduto in prestito al Como. A giugno, che sia salvezza o retrocessione, tornerà alla base ma Lovisa lo rimetterà sul mercato

Alberto Bertolotto
Como 28 Ottobre 2021. Calcio Serie B. Como-Pordenone. © Foto Petrussi
Como 28 Ottobre 2021. Calcio Serie B. Como-Pordenone. © Foto Petrussi

PORDENONE. È uno dei giocatori che più ha fatto discutere la tifoseria negli ultimi anni. D’altronde la società aveva investito tantissimo su di lui e lui non ha per nulla ripagato le attese, tanto da finire fuori dal progetto tecnico.

Sabato si presenterà a Lignano per la prima volta da avversario. E cercherà di prendersi le sue rivincite.

L’osservato speciale della sfida tra Pordenone e Como sarà sicuramente Amato Ciciretti, attaccante classe 1993, prelevato dai ramarri a titolo definitivo dal Napoli la scorsa estate e ceduto in prestito nel mercato invernale ai lariani, formazione dove rimarrà sino al termine dell’attuale torneo.

Sabato scorso, con la Spal, l’ex Chievo e Benevento ha giocato la sua prima gara da titolare con i biancazzurri: al Teghil lo si rivedrà dal 1’?

È quello che si domandano tifosi e addetti ai lavori, che vedono in questo una situazione simile a quella vissuta la scorsa stagione con Luca Tremolada.

Anche lui, durante la sessione di riparazione (del 2021 in questo caso), era approdato a titolo temporaneo in un altro team (il Cosenza) e scese in campo dall’inizio col Pordenone lo scorso maggio con i suoi ex compagni. Era una sfida diversa, era l’ultima di campionato e i ramarri – come il Cosenza – si giocavano la permanenza in categoria.

La presenza di “Tremo”, ora a Modena, spaventò i friulani, ma il calciatore in campo non riuscì a incidere.

Il quadro attuale è diverso, la sfida di sabato vale molto meno, ma è chiaro che a Pordenone temono le motivazioni di Ciciretti, legato ai neroverdi da un contratto che scadrà nel 2024. Certo è che nei pochi mesi spesi in Friuli l’attaccante non è mai riuscito a lasciar il segno.

Anzi: ha disputato solo tre incontri dal 1’, di cui uno proprio col Como, e in generale non ha né servito un assist né segnato un gol. Un bilancio fortemente negativo, chiuso poi dalla decisione del club di metterlo ai margini dopo la trasferta di Crotone.

Un rapporto mai decollato, quello tra il 28enne romano e la piazza. Anche a Como, sinora, ha fatto fatica a mettersi in mostra, a conferma di quanto sia complicata la sua annata.

Ciciretti trascorrerà gli ultimi due mesi di campionato sul Lario, poi tornerà alla base. E si tratterà di uno dei quattro giocatori in prestito che rientreranno al De Marchi al termine del torneo.

Assieme a lui ci sono Gianvito Misuraca, attualmente al Bari in serie C, Michele Camporese, in forza al Cosenza in B, quindi Tomasz Kupisz (alla Reggina tra i cadetti) e Simone Magnaghi, centravanti ceduto a titolo temporaneo al Pontedera in Lega Pro.

Se il Pordenone, come sembra, dovesse retrocedere, il futuro di Ciciretti (oltre a quello degli altri giocatori) sarà un tema da affrontare. Dal punto di vista tecnico, difficilmente rimarrà.

Ma le eventuali offerte tra i cadetti dipenderanno anche dal rendimento che terrà col Como. E questo aspetto passa, guarda tu lo strano scherzo del destino, anche dalla partita di sabato con i suoi ex compagni. 




 

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