Caso Higuain, da Napoli piovono insulti alla famiglia del giudice Tosel

Il magistrato non ha il profilo Fb? “Attaccato” quello del figlio. La figlia: «Piccoli uomini, venite qui e metteteci la faccia»
Napoli's Gonzalo Higuain argues with referee Massimiliano Irrati during the Italian Serie A soccer match Udinese Calcio vs SSC Napoli at Friuli stadium in Udine, Italy, 03 April 2016. ANSA/LANCIA
Napoli's Gonzalo Higuain argues with referee Massimiliano Irrati during the Italian Serie A soccer match Udinese Calcio vs SSC Napoli at Friuli stadium in Udine, Italy, 03 April 2016. ANSA/LANCIA

UDINE. «Invece di minacciare me e la mia famiglia da profili Facebook che immediatamente chiudete, o da cui poi non rispondete, venite qui, metteteci la faccia. Così vi si può guardare e apprezzare nella vostra dimensione di piccoli uomini, forti tra i simili, pusillanimi da soli».

È questo lo sfogo sul social network di Federica Tosel, figlia del giudice sportivo Gianpaolo, che ha risposto ieri ai tanti, troppi, tifosi del Napoli che da giorni stanno insultando tutta la famiglia del magistrato udinese, reo di aver punito Higuain con quattro giornate di squalifica.

Il giudice non ha un profilo Facebook, così i napoletani hanno riempito quelli dei figli Filippo e Federica di insulti ignoranti e di maleducazione.

«Volevo comunicare a tutte le persone - ha scritto ieri Filippo -, tifose del Napoli, che mi stanno scrivendo messaggi in privato da ieri preoccupate della presente e futura salute mia e della mia famiglia... Che per il momento è ottima, come del resto quella di mio padre e mia madre! Grazie di cuore, non vi dimenticherò».

Insomma, dopo gli auguri di lunghe carriere e di lunga vita da parte dei tifosi napoletani nei confronti dei bianconeri Zapata, Felipe e Danilo, sono arrivati quelli al giudice. E davanti al giudice, o meglio alla commissione, che deve valutare il ricorso del Napoli vuole presentarsi Gonzalo Higuain.

Un'ipotesi che l'avvocato difensore della società partenopea, Mattia Grassani, ha definito «assolutamente concreta». «Higuain - ha aggiunto il legale - ha volontà di spiegare i fatti in prima persona ed è un suo diritto. Ha chiesto di essere sentito personalmente per mostrare la sua ricostruzione».

Il Napoli, alla fine dei conti, mira a far dimezzare la squalifica, come spiega Grassani: «La sanzione del Pipita è molto pesante e non vogliamo trascurare nulla, la richiesta principale sarà quella di ridurla da quattro a due giornate, o in seconda istanza da quattro a tre. Siamo fiduciosi».

La società di De Laurentiis, inoltre, ieri ha già consegnato il ricorso per la squalifica del tecnico Sarri per «cercare di averlo in panchina contro il Verona», come ha spiegato Grassani a radio Kiss Kiss.

Intanto, mister De Canio ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport che «la decisione dell'arbitro è stata ineccepibile. Logicamente dispiace a tutti che il campionato possa perdere a lungo un campione quale Higuain. Il Napoli farà legittimamente valere le proprie ragioni, ma Irrati ha semplicemente applicato il regolamento in quella circostanza come in tutti gli altri episodi».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto