Braida in Macedonia, secondo atto

UDINE. È iniziato da qualche giorno il secondo atto dell’avventura macedone di Giacomo Braida, confermato nel ruolo di preparatore fisico della nazionale di basket del piccolo stato balcanico dopo l’avventura ai campionati Europei della scorsa estate.
L’obiettivo sono le qualificazioni europee che si disputeranno dal 31 agosto al 17 settembre e che vedranno i macedoni affrontare Gran Bretagna, Ungheria e Lussemburgo.
Una nuova avventura, dunque, dopo il tour de force degli Europei 2015 che ha visto la nazionale della Macedonia combattere contro i colossi greci, sloveni, georgiani e croati, questi ultimi autori della recente eliminazione dell’Italia dalla corsa per Rio.
«Sono ripartito – dice Braida – per proseguire il lavoro svolto lo scorso anno, un lavoro che non mi sono goduto appieno tanta è stata la tensione e lo stress accumulati durante tutta la preparazione. Solo dopo mesi, infatti, sono riuscito a mettere a fuoco ciò che avevo fatto, chi avevo allenato, quali compagini e giocatori avevo incontrato, i migliori d’Europa».
La squadra balcanica nel frattempo ha vissuto un periodo di transizione e di ricambio generazionale, tanto che, della squadra quarta classificatasi agli Europei del 2011 resta solo un giocatore dei titolari e tre della panchina.
Una sfida, dunque, quella lanciata a Giacomo Braida dal presidente della Federazione macedone, ex campione di Benetton Treviso, Monte Paschi Siena e Olimpia Milano, Petar Naumoski, che il preparatore friulano ha colto, da buon cestista, al balzo.
Con il dna della preparazione atletica nel sangue, trasmessogli dal padre Alvise, allenatore di atletica leggera della Libertas Udine degli anni ‘70 e ‘80, scopritore di talenti nonché formatore di molti allenatori, Giacomo ha intrapreso la carriera nel 1997, dopo aver giocato a pallacanestro in serie C e in B2 per tutta Italia, diventando preparatore in serie D nella Cbu allenata da Davide Micalich.
All’inizio degli anni 2000 si è occupato delle squadre giovanili della Snaidero Udine (con una breve parentesi in serie A1 nel 2002 con Frates allenatore) dove ha incrociato giocatori come Vujacic, Zacchetti, Ferrari, Antonutti, Munini e molti altri per poi approdare in serie A2 nel 2010 con Gigi Garelli come coach.
Successivamente si è trasferito a Verona per quattro stagioni con la Scaligera basket in A2 collaborando contemporaneamente con l’Apu Gsa Udine come consulente. Il suo girovagare per palestre non si fermerà presto visto che le sue figlie Federica di 15 anni e Valentina di 12 sono promettenti giocatrici di volley e basket.
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