Bragagnolo “eroe” del Boxing Forum

Il pordenonese debutta da professionista a 45 anni, perde ma resta in piedi. Bella vittoria per Zilli di fronte al suo pubblico
PORDENONE. Grande spiegamento di mezzi, ieri pomeriggio, al palasport cittadino per il “Pordenone Boxing Forum 2017”, kermesse pugilistica, organizzata da B&Z Boxing Promotion, da Boxe Loreni con la collaborazione della società Pugilistica Pordenonese. Come al Madison Square Garden, così al Forum, quasi per magia, il parquet del basket ha lasciato posto ai tappeti gommati per l’allestimento del ring. Tra droni da ripresa e videocamere Rai, il Forum mostra il suo lato migliore.


Il via un po’ in sordina: molti i posti vuoti per il programma dilettanti. Forse, in tal senso, le tariffe dei biglietti non hanno aiutato. A rompere il ghiaccio, in un palazzetto ancora semivuoto, comunque ci pensano i pugni vivaci dei giovani. Alfyinbrand Arias Trujillo (Spp) affronta a testa bassa Gabriel Luciano Vesperini (Riviera Friulana) ma perde. Coraggioso. Poi, tocca alle donne: la junior Asia Mozzon (Spp), contro Luisiana Valentino (Campania), parte in modo veemente e, vincendo, infiamma un contato pubblico di fedelissimi. Irruente. Nel terzo match, lo junior Emmanuel Larbi Nkrumah (Spp) mostra una bella boxe, fatta di mobilità del torso e di anticipi. Bello da vedere e vincente. Poi spazio agli élite: niente caschetto protettivo, guanti più pesanti, pugni veri. Il mediomassimo Michele Crudele (Spp), contro Gianluca Fantin (Vicenza), vince, non convince: poco crudele. Tra i superleggeri, Slavisa Nikolic (Spp) si mostra caparbio ma i fitti colpi di sbarramento del veneto hanno la meglio. Tenace. Tra i pesi leggeri, Giulio Frau (Spp) ed Arber Batalli (Riviera Friulana) danno vita al match più bello: scambi intensi, colpi fitti. Jab, montanti, ganci: Frau festeggia nella sua Pordenone. Incisivo.


Deposti i guantoni dei dilettanti, hanno iniziato i pro e, alle 17.30, le tribune finalmente cominciano a colorarsi: davanti a circa cinquecento spettatori e soprattutto a moglie e figlie un po’ in ansia, sul ring sale il superwelter pordenonese Max Bragagnolo, che ha pensato bene di esordire nella boxe professionistica a 45 anni compiuti. E la follia diventa magia: Bragagnolo regge 4 riprese contro un avversario con la metà dei suoi anni – l’emiliano Federico Mongardi –, schiva, si protegge, ogni tanto lega ma il divario si vede. Max abbassa la fronte troppe volte e l’arbitro lo sanziona. Però, lui non molla, insiste, anche scomposto, e arriva alla fine. In piedi. Una sconfitta che sa di vittoria. E l’avversario, vittorioso, gli solleva le corde in segno di rispetto.


Dopo di lui, raccoglie il testimone il superwelter Francesco Zilli. Il pordenonese boxa scegliendo i colpi, il valdostano Roberto Elce spinge sulle corde. Per Zilli, vittorioso, una bella prova d’intelligenza pugilistica davanti al suo pubblico. L’udinese Vlad Popescu regola senza fatica l’ungherese Peter Mellar: poco spettacolo, troppo divario. Il superpiuma triestino Michele Broili gioca con Nicusor Petcu al gatto col topo: corre in tondo e colpisce, scambi violenti, qualche provocazione, nessun fairplay. L’altro superpiuma goriziano Calogero Galici fatica moltoe perde contro Giuseppe Bucello in un match tecnicamente pregevole.


Nell’ultimo incontro di sottoclou, la “tigre” Acatullo contro “mister tattoo” Valentino: match ruvido, nervoso, antiestetico. La “tigre” è più un muflone e c’è più lotta che boxe. Alla fine i tatuaggi valgono più degli artigli.


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