I bookmakers puntano sull’Apu: è la favorita per la promozione diretta

La quota per l’Old Wild West in A1 senza passare dai playoff è la più bassa di tutte le avversarie: 1.20. Il ds Gracis: «La strada è ancora lunga, bisogna pensare a una partita alla volta»

Giuseppe Pisano
Capitan Alibegovic esulta per la vittoria su Avellino. fotopetrussi
Capitan Alibegovic esulta per la vittoria su Avellino. fotopetrussi

Il primo posto solitario in classifica porta onori e oneri all’Apu Old Wild West. Stare in vetta è piacevole, ma da adesso in poi i bianconeri dovranno stare attenti a non soffrire di vertigini, a non farsi schiacciare dalla pressione. «Ora mi aspetto i gufi, già l’anno scorso a Trapani ne avevamo tanti», ha affermato domenica sera nel post partita Rei Pullazi, uno che l’anno scorso ha trascorso quasi tutta la stagione in cima alla graduatoria e in pole position nei pronostici.

Strafavorita

A proposito di pronostici, c’è da registrare il crollo dalla quota offerta dai bookmakers dei provider online che accettano le scommesse sulla vincente della serie A2 a fine stagione regolare. Premessa doverosa, come abbiamo già fatto in analogo articolo: non siamo qui per incentivare il gioco d’azzardo e nemmeno per fare pubblicità a questo o quel provider: riportiamo un dato di cronaca abbastanza curioso.

Per i bookmaker, a oggi l’Apu promossa direttamente in serie A paga 1,42 volte la posta. Il campionato in crescendo degli uomini di Vertemati è corrisposto a una quota in calando: era 7,50 ai nastri di partenza, è scesa a 3,25 a fine novembre, ora è diventata quasi sconveniente. L’unica rivale ancora ben accreditata sembra essere Rimini, quotata 2,20 volte la posta.

A seguire, più staccate, tutte le altre: Fortitudo a 7,50, Cantù a 10,00, Cividale a 12,00, Rieti a 20,00, l’Urania a 50,00. Letta così, la situazione sembra in chiara discesa: considerando il fatto che mancano ben 13 partite alla bandiera a scacchi, è meglio che Alibegovic e soci non si facciano distrarre dai bookmakers.

Partita dopo partita

Stare in vetta e gestire la pressione è un esercizio che Andrea Gracis, direttore sportivo Apu con tre scudetti e cinque coppe nel palmares da giocatore (più una promozione da dirigente), conosce molto bene. A lui il compito di indicare la via al gruppo per non andare fuori strada: «Il mantra, in questi casi, è risaputo. La verità è che il campionato è ancora lungo, ci sono 13 partite da giocare e numerosi scontri diretti. Dobbiamo restare concentrati su noi stessi, pensare a una partita per volta. Non ci sono grandi segreti, l’unica cosa da fare è non andare aldilà della partita seguente, riprendersi subito dopo una sconfitta e non esaltarsi dopo le vittorie. Affrontiamo ogni gara nel modo giusto, senza farci condizionare dal risultato».

Gracis getta uno sguardo alle dirette rivali dei bianconeri: «Oltre a Rimini e Cantù, che erano indicate da tutti come le favorite, non sottovaluterei Cividale, squadra che gioca bene, e la Fortitudo, che vedo tra le candidate alla promozione per gioco, valore della rosa e calendario». Alla domanda “lei punterebbe un euro sull’Apu promossa subito in A?” Andrea Gracis preferisce glissare: «Sono convinto che siamo solidi e con la testa giusta, ma le variabili sono così tante che una scommessa non la farei. La forza mentale prevale su tutto e dico che stiamo maturando anche in questo senso: il gruppo lavora, sta bene assieme, insomma siamo pronti a giocarcela sino in fondo». Senza far troppo caso alle quote dei bookmaker, anche perchè continuando a vincere potrebbero scendere ancora e non essere convenienti. 

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto