I bookmakers puntano sull’Apu: è la favorita per la promozione diretta
La quota per l’Old Wild West in A1 senza passare dai playoff è la più bassa di tutte le avversarie: 1.20. Il ds Gracis: «La strada è ancora lunga, bisogna pensare a una partita alla volta»

Il primo posto solitario in classifica porta onori e oneri all’Apu Old Wild West. Stare in vetta è piacevole, ma da adesso in poi i bianconeri dovranno stare attenti a non soffrire di vertigini, a non farsi schiacciare dalla pressione. «Ora mi aspetto i gufi, già l’anno scorso a Trapani ne avevamo tanti», ha affermato domenica sera nel post partita Rei Pullazi, uno che l’anno scorso ha trascorso quasi tutta la stagione in cima alla graduatoria e in pole position nei pronostici.
Strafavorita
A proposito di pronostici, c’è da registrare il crollo dalla quota offerta dai bookmakers dei provider online che accettano le scommesse sulla vincente della serie A2 a fine stagione regolare. Premessa doverosa, come abbiamo già fatto in analogo articolo: non siamo qui per incentivare il gioco d’azzardo e nemmeno per fare pubblicità a questo o quel provider: riportiamo un dato di cronaca abbastanza curioso.
Per i bookmaker, a oggi l’Apu promossa direttamente in serie A paga 1,42 volte la posta. Il campionato in crescendo degli uomini di Vertemati è corrisposto a una quota in calando: era 7,50 ai nastri di partenza, è scesa a 3,25 a fine novembre, ora è diventata quasi sconveniente. L’unica rivale ancora ben accreditata sembra essere Rimini, quotata 2,20 volte la posta.
A seguire, più staccate, tutte le altre: Fortitudo a 7,50, Cantù a 10,00, Cividale a 12,00, Rieti a 20,00, l’Urania a 50,00. Letta così, la situazione sembra in chiara discesa: considerando il fatto che mancano ben 13 partite alla bandiera a scacchi, è meglio che Alibegovic e soci non si facciano distrarre dai bookmakers.
Partita dopo partita
Stare in vetta e gestire la pressione è un esercizio che Andrea Gracis, direttore sportivo Apu con tre scudetti e cinque coppe nel palmares da giocatore (più una promozione da dirigente), conosce molto bene. A lui il compito di indicare la via al gruppo per non andare fuori strada: «Il mantra, in questi casi, è risaputo. La verità è che il campionato è ancora lungo, ci sono 13 partite da giocare e numerosi scontri diretti. Dobbiamo restare concentrati su noi stessi, pensare a una partita per volta. Non ci sono grandi segreti, l’unica cosa da fare è non andare aldilà della partita seguente, riprendersi subito dopo una sconfitta e non esaltarsi dopo le vittorie. Affrontiamo ogni gara nel modo giusto, senza farci condizionare dal risultato».
Gracis getta uno sguardo alle dirette rivali dei bianconeri: «Oltre a Rimini e Cantù, che erano indicate da tutti come le favorite, non sottovaluterei Cividale, squadra che gioca bene, e la Fortitudo, che vedo tra le candidate alla promozione per gioco, valore della rosa e calendario». Alla domanda “lei punterebbe un euro sull’Apu promossa subito in A?” Andrea Gracis preferisce glissare: «Sono convinto che siamo solidi e con la testa giusta, ma le variabili sono così tante che una scommessa non la farei. La forza mentale prevale su tutto e dico che stiamo maturando anche in questo senso: il gruppo lavora, sta bene assieme, insomma siamo pronti a giocarcela sino in fondo». Senza far troppo caso alle quote dei bookmaker, anche perchè continuando a vincere potrebbero scendere ancora e non essere convenienti.
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