«Un argento inaspettato»: Giovanni Guatti secondo nei 50 stile alle Universiadi
Il 22enne friulano tocca in 22"01 e conquista la sua prima medaglia con la nazionale senior. «Ho gestito la tensione, ora punto alla crescita cronometrica»

Con il tempo di 22”01 Giovanni Guatti è d’argento nei 50 sl alle Universiadi di Berlino. Il 22enne friulano - tesserato per la Rari Nantes Florentia – ha migliorato di sedici centesimi il 22”17, personal best precedente, nuotato in semifinale. Nelle batterie, invece, aveva eguagliato il primato personale di 22”33 stabilito nella finale agli Assoluti Unipol lo scorso 13 aprile. Guatti ha preceduto di un centesimo il lituano Jokubas Keblys. Oro allo statunitense Matthew Carl King in 21”84.
Per l’atleta udinese, trasferitosi a Firenze da due stagioni, è un risultato importante, che riflette il salto di qualità ottenuto con il passaggio alla società fiorentina, dove è allenato da Paolo Palchetti, lo stesso tecnico di Matteo Restivo, Lorenzo Zazzeri e Filippo Megli. «Questo argento è una medaglia inaspettata – spiega lo stesso Guatti– perché a inizio maggio avevo subito un piccolo infortunio. Pur trattandosi di un piccolo inconveniente, che mi aveva tenuto fermo solo pochi giorni, non era scontato recuperare bene. In questa finale ho dato il meglio e sono riuscito a vincere anche una medaglia. Sono molto contento perché, pur essendo la prima finale con la maglia della nazionale senior, sono riuscito ad affrontarla con serenità e a non farmi bloccare dalla tensione, come invece era accaduto tre anni fa a Roma, con la maglia juniores. Sono rimasto concentrato ed è andato tutto bene».
Giovanni Guatti studia Ingegneria; ha terminato il terzo anno e- con quattro esami ancora da sostenere- conta di laurearsi nel 2026. «Prima di trasferirmi in Toscana, studiavo a Udine e mi allenavo al Cus Udine con Massimiliano Tibaldo. Desideravo però cambiare qualcosa negli studi e il contatto con Matteo Restivo è stato importante per orientarmi. I miei genitori mi hanno appoggiato e convinto ad accettare questa sfida e li ringrazio. Mi divido tra aula e allenamenti; incastrare tutto non è semplice, ma ci sto riuscendo». A inizio agosto Giovanni sarà impegnato con i campionati italiani di categoria di Roma, a conclusione della stagione.
«Sono una persona con i piedi ben piantati per terra- conclude -. Punto sempre al meglio e in questo momento penso che la progressione cronometrica sia una priorità. Nel nostro sport il tempo è la cosa che conta di più. Se poi arrivano anche delle qualificazioni e delle medaglie sono ancora più contento».
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto