Boniciolli racconta l’esonero all’Apu: «Neppure loro sanno perché»
L’ex coach è tornato a parlare togliendosi parecchi sassolini dalle scarpe. «I club che funzionano sono quelli in cui ognuno fa quello che deve fare». «Al mio posto promosso un ragazzo di 27 anni che aveva allenato gli allievi a Trieste»

Matteo Boniciolli torna a parlare di basket e come suo solito lo fa in modo tutt’altro che banale. L’ex tecnico dell’Apu è stato ospite di una diretta sul canale Twitch del popolare social network “Mondo a spicchi”, e rispondendo alle domande degli appassionati si è tolto parecchi sassolini dalle scarpe.
All’immancabile accenno all’esonero dello scorso dicembre, Boniciolli ha risposto con una frecciata all’Apu: «Il motivo per cui ti prendono è lo stesso per cui ti mandano via: forse non lo sanno nemmeno loro. Non ho né polemiche, né rimpianti: ho sempre pensato che le strutture che funzionano sono quelle in cui ognuno fa quello che deve fare. Quando invece i ruoli iniziano a confondersi, allora la situazione si fa difficilissima da gestire».
Una ferita ancora aperta è quella della finale persa contro Verona: «Un anno fa a Udine, dove secondo me avremmo vinto il campionato “con la banda”, si è rotto Lacey nei quarti dei play-off e dopo venti giorni di assenza è tornato in campo che camminava. Perdemmo meritatamente in finale con Verona, che aveva meno pressioni e stava meglio di noi fisicamente».
Da Boniciolli anche una punzecchiata alla società udinese: «È stata una società solida i primi due anni. Senza una società solida alle spalle non si va da nessuna parte: quest’anno all’Apu si erano alzate di molto le aspettative in una società che fino al mio arrivo le finali le aveva viste solo in tv. Al primo momento di difficoltà sono stato mandato via ed è stato promosso al mio posto un ragazzo di 27 anni che aveva allenato gli allievi a Trieste».
Anche a Gaspardo e Mian saranno fischiate le orecchie: «Quali sono i giocatori di A1 che vengono in A2? Quelli che hanno sempre fatto i gregari. Li prendi e siccome scendono di categoria pensi che diventeranno protagonisti, e invece, non per colpa loro, continuano a essere mentalmente dei gregari. È un grande equivoco che abbiamo vissuto a Udine quest’anno».
Alla domanda “come saranno i derby regionali? ”, la risposta è un messaggio al presidente Pedone: «Se saranno vissuti con la sofferenza e la passione con cui li viveva il mio ex presidente, saranno molto impegnativi».
Per quanto riguarda la nuova Apu, Boniciolli schiude orizzonti sereni: «La vedo bene, è stata costruita una squadra quadrata, sicura protagonista in A2». Occhio inoltre al nuovo arrivato Gianmarco Arletti: «Lo conosco, se viene guidato da un coach flessibile, e io ho molta stima di Vertemati, può essere una sorpresa del campionato».
Infine una stoccata per Andrea Amato, con cui Boniciolli non ha avuto un buon rapporto nella stagione 2020-’21: «Nella finale play-off contro Napoli, Amato, come spesso gli capita, non c’era».
Parole dolci, invece, nei confronti del collega udinese Franco Ciani: «Lo reputo uno dei migliori allenatori della serie A2»
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