Biathlon, per Lisa Vittozzi la rimonta è possibile
La sappadina 7ª nella Sprint del poker francese. Domenica Inseguimento: è a 26” dal podio. «Stavo bene, non ho mai sbagliato al poligono, ma avevo degli sci troppo lenti»

Sprint sofferta per Lisa Vittozzi, settima nella prima gara individuale del Mondiale di Nove Mesto, dove a dettar legge son state le francesi, che con un maestoso poker hanno monopolizzato i primi quattro posti della classifica, indovinando decisamente i materiali e assecondando le pessime condizioni del circuito.
La sappadina è stata impeccabile nei poligoni facendo segnare, così come Doro Wierer, un 10/10 preciso e snello. La sua pecca è stata la componente fondo (i materiali italiani erano invece palesemente non all’altezza) che l’ha affossata con il 18° tempo, rendendole impossibile il podio, mancato per 26”.
Visibilmente in affanno nella neve, Vittozzi, ha comunque esibito lucidità mentale e non ha mai mollato. Al traguardo è arrivata affaticata e...arrabbiata. Si, perché come ha detto lei stessa «erano gli sci» a non voler proprio andare. «Stavo bene – ha detto Lisa – ma quando ho visto il mio tempo sugli sci a fine gara ci sono rimasta male. Non sono felice di com’è andata».
La gara
Performance fantascientifica della francese Julia Simon, veloce sugli sci e perfetta al poligono. Scesa in pista con il pettorale numero 2, da subito la transalpina ha impostato il ritmo di gara, facendo segnare tempi di rilascio clamorosi (17”7 nel primo poligono!).
Non è bastato il peso della medaglia d’oro vinta nella staffetta mista a fermarla; è sgusciata via verso l’oro iridato a discapito della connazionale Justine Braisaz (1-0) seconda, che seppur spaziale sugli sci (ha dato 29 “ alla fenomenale fondista Lampic), ha confermato le difficoltà a terra.
Sul traguardo Simon segna un vantaggio su Braisaz di 4”9 secondi mettendo dietro l’altra connazionale, Lou Jeanmonnot. Non bastasse, a completare il poker francese ci ha pensato Sophie Chauveau (1-0) a 44”3. Ha cercato di mettersi in mezzo allo strapotere francese Baiba Bendika (0-1), lettone, che si deve accontentare alla fine del quinto posto a 46’’5.
Lisa e l’inseguimento
Il sesto posto è andato a Franziska Preuss (0-1) a 1’05”3 e Lisa Vittozzi (0-0), la migliore delle italiane che paga il sostanzioso dazio di un minuto sugli sci a Simon e venti secondi in più a Braisaz e riesce a mettere in salvo la sua gara grazie alla solidità dei due poligoni (solo lei e altre quattro hanno trovato il 10/10), porta a casa il settimo posto a 1’06”3, precedendo di mezzo secondo Hanna Oeberg (0-1) e di 3” Elvira Oeberg (0-1).
Doro Wierer (0-0), che ha fatto una gara speculare a quella della sappadina, risultando perfetta al tiro ma indaffarata a uscire dalla fanghiglia simil neve di Nove Mesto, è arrivata decima a 1’18”9. La Francia femminile della Coppa del Mondo, s’è vista nitidamente in questo frangente moravo e, materiali o meno, per ora pare sia di altro livello.
Next time
Il prossimo appuntamento utile di Vittozzi per sbollire la delusione della Sprint e cercare un aggancio alle medaglie, arriverà domenica, alle 14.30, con la Pursuit, dove non sarà facile compensare il gap di oltre un minuto di stacco lasciato da Simon sommato alle previsioni meteo avverse.
Ma la carabiniera sappadina non mancherà di tentare l’arrembaggio e dare una svolta a questo Mondiale, iniziato sotto incerti astri.
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