Bendzius torna a Sassari da avversario: «Anni indimenticabili, ma ora penso all’Apu»
Il giocatore lituano ha trascorso in Sardegna cinque stagioni. Sul momento di Udine: «Sono fiducioso, cresciamo come squadra»

Riflettori puntati su Eimantas Bendzius sabato al Palasport Serradimigni di Sassari. Il giocatore lituano dell’Apu Old Wild West affronta insieme ai suoni nuovi compagni la squadra che lo ha portato in Italia nel 2020. “Benji” (questo il suo soprannome) ha indossato la divisa della Dinamo per cinque stagioni ed è stato protagonista nel male, vedi l’infortunio che lo ha costretto a saltare quasi tutta la stagione 2023/2024, e soprattutto nel bene, visto che è con 2.530 punti realizzati è lo straniero più prolifico nella storia del club sardo.
Una lunga militanza che nel 2024/2025 gli è anche valsa i gradi di capitano. Bendzius, sabato torna a giocare a Sassari.
È emozionato all’idea di giocare contro la sua ex squadra?
«Sarà bello tornare a Sassari, ma ora sono un giocatore di Udine. Non credo che mi emozionerò, per me sarà soltanto una gara come le altre».
Cosa rappresentano per lei la Dinamo e la Sardegna?
«Ho passato cinque anni della mia carriera lì. Rappresentano tanto per me, non mi dimenticherò mai quello che mi hanno dato, sia come giocatore che come persona».
Come si spiega gli zero punti in classifica della Dinamo Sassari?
«Sinceramente non lo so. Sono una squadra nuova rispetto alle passate stagioni, probabilmente hanno bisogno di tempo per imparare a conoscersi».
Quanto pesano i due punti in palio sabato?
«Si tratta di una gara davvero importante per noi. Ma lo stesso vale per loro. Spero che arriveremo più preparati e pronti rispetto alla Dinamo, in modo da portare a casa una preziosa vittoria».
A Trieste ha disputato la sua miglior partita con la divisa di Udine da quando è iniziato il campionato. Possiamo dire che sta iniziando a crescere l'intesa con i suoi nuovi compagni?
«Ho giocato appena quattro gare, è una cosa che reputo normale. Ma vedo già che stiamo crescendo come gruppo e stiamo migliorando la nostra intesa di squadra, perciò sono fiducioso».
Abbiamo notato che quando lai fa canestro si bacia il polso destro, com'è nata questa esultanza particolare?
«Ho un tatuaggio sul mio polso che rappresenta la mia famiglia. Non mi ricordo sinceramente come o perché ho deciso di farmelo (ride ndr). Diciamo che è stata una cosa che ho pensato di fare d'istinto».
Che sia una decisione istintiva o razionale, ai tifosi udinese probabilmente non importa. La cosa veramente importante è vedere quel bacio al polso molto spesso, già da sabato sera.
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