Auguri Bijol, rientro a metà marzo: poi la volata salvezza con l’Udinese ed Euro2024
Il calciatore sloveno ha compiuto 25 anni a distanza di due mesi dell’intervento

UDINE. Buon compleanno Jaka Bijol. Ne ha bisogno lo sloveno di Vuzenica che lunedì 5 febbraio ha compiuto da infortunato 25 anni e che per ancora un bel po’ non sarà a disposizione disposizione di Gabriele Cioffi, complice il lungo recupero dopo l’infortunio accusato alla fine di novembre nella gara dell’Olimpico contro la Roma.
Il difensore nato sulla Drava, cresciuto in patria al Rudar e in Russia al Cska Mosca ed esploso definitivamente con la maglia dell’Udinese (dove è approdato nell’estate del 2022), è stato infatti operato lo scorso 5 dicembre al piede sinistro per ridurre la frattura da stress allo scafoide, un’intervento effettuato dal professor Attilio Santucci nella struttura di fiducia dell’Udinese – là dove vengono svolte anche le visite mediche dei nuovi acquisti –, Villa Stuart a Roma.
Da allora Bijol ha cominciato una lunga rincorsa, fatta di attese e lavoro a livello fisioterapico, che dopo due mesi esatti hanno portato a calibrare i tempi di recupero: ci vorrà a spanne un altro mese e mezzo per ritrovare lo sloveno di nuovo tra i giocatori arruolabili dall’Udinese. Difficile che possa ritornare sul “luogo del delitto”, l’Olimpico di Roma, per la gara contro la Lazio del prossimo 10 marzo, più probabile una presenza per la fine del prossimo mese, dopo il Torino e la sosta riservata alle nazionali, nel turno prima di Pasqua che per i bianconeri sarà al Mapei Stadium di Reggio Emilia contro il Sassuolo per quello che adesso può essere definito uno scontro diretto nella zona calda della classifica di Serie A.
Nel frattempo l’Udinese ha deciso di puntare sul nuovo arrivato, Lautaro Giannetti, che proprio al centro della difesa ha esordito lo scorso sabato contro il Mozna, dirottando Nehuen Perez sul centro-destra.
Bijol così dovrebbe avere tutto il tempo di recuperare, anche se è indubbio che la propria sicurezza nel cuore della retroguardia sarebbe preziosa, considerando che i due argentini potrebbero giostrare anche da “braccetti” nel 3-5-2, escludendo così i meno esperti Kristensen e Joao Ferreira.
Lo sloveno, comunque, non affretterà i tempi di recupero, questo è certo: all’orizzonte ha la fase finale di Euro2024, un traguardo storico per la sua nazionale da affrontare le consacrarsi come uno dei centrali più interessanti a livello continentale. La speranza è che lo faccia con la salvezza dell’Udinese in tasca.
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