Astori e quell’Udinese-Fiorentina che resterà nella memoria di tutti

il ricordo
Impossibile dimenticare. Impossibile non ricordare che lo scorso campionato Udinese-Fiorentina coincise con la trageda legata al decesso di Davide Astori, il capitano della Viola rinvenuto senza vita nel suo letto, nel ritiro dell’hotel Là di Moret a Udine. Erano le 9.30 del mattino di quella domenica 4 marzo, quando il medico della Fiorentina raggiunse la sua camera, preoccupato per quell’assenza così insolita e non annunciata. Lui, che di quella squadra ne era il capitano e l’esempio, sempre puntualissimo, non si era infatti presentato alla colazione, nonostante la serata antecedente vissuta nel pieno della normalità tra i compagni, con una chiacchiera spesa fino alle 23 con Thereau. All’apertura forzata della porta, grazie all’aiuto di un inserviente, ecco palesarsi il corpo senza vita di Astori. I primi rilievi sulle cause del decesso parlano di un problema cardiaco, i più recenti invece porteranno alla luce una fibrillazione ventricolare da cardiomiopatia aritmogena, la stessa malattia silenziosa e difficile, se non impossibile da diagnosticare mediante gli esami strumentali dei medici sportivi, che in passato ha già strappato pianti e dolore, ripensando ai lutti per le scomparse di Piermario Morosini e Antonio Puerta, ricordando i casi più recenti.
Tuttavia, i perché di quella morte non bastano e l’argine del dolore cede, mescolandosi con la marea di cordoglio che immediatamente sommerge il mondo del calcio e la Fiorentina, in particolare. La partita ovviamente non si può giocare e il commissario della Lega calcio, Giovanni Malagò, di lì a poco decide anche per il rinvio delle altre partite di campionato, mentre i dirigenti dell’Udinese accorrono nella sede del ritiro viola, col d.g. Franco Collavino informato per primo dal segretario generale della Fiorentina Fabio Bonelli. È pomeriggio poi quando all’ospedale di Udine arrivano i genitori del difensore della Nazionale, la compagna Francesca e il patron della Viola Dalla Valle, mentre la Procura di Udine decide di aprire un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti.
Nove mesi dopo, stando all’inchiesta della Procura di Firenze, due medici degli ospedali di Firenze e Cagliari vengono indagati con l’accusa di omicidio colposo. I due sanitari si sarebbero occupati dell’autorizzazione per l’idoneità sportiva del calciatore, che aveva evidenziato delle extrasistoli ventricolari negli elettrocardiogrammi effettuati nel 2016 e 2017. Oggi la Fiorentina arriverà a Udine e scegliendo l’Astoria di Udine come ritiro, cercherà di alleviare il dolore. —
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