L’Apu ospita Napoli: è il momento di resettare e ripartire
Palla a due alle 16 al Carnera senza Hichey e con l’esordio di Christon. Vertemati ha bisogno di avere punti da Brewton e Dawkins

Resettare e ripartire. È questa la missione dell’Apu nel match che domenica la oppone a Napoli al palasport in un orario inedito. Si gioca alle 16 e non è l’unica cosa a cui il pubblico sugli spalti dovrà abituarsi: ci sarà anche da prendere confidenza con l’assenza di Anthony Hickey, condottiero della squadra dall’ottobre 2024 in poi. Toccherà al nuovo arrivato Semaj Christon, oggi al debutto in bianconero, non far rimpiangere “Tony”, sospeso martedì per la positività al clorotiazide.
È facile intuire che per l’Old Wild West non sarà semplice sintonizzarsi mentalmente sulla gara dopo la bufera dei giorni scorsi. Fuori un play e dentro un altro, ma solo i superficiali possono pensare che non cambierà niente. Le caratteristiche di Christon sono diverse rispetto a quelle di Hickey, lo ha sottolineato lo stesso Vertemati sabato su queste pagine. Il nuovo innesto dovrebbe dare più gioco interno alla squadra, eccessivamente sbilanciata sul perimetro.
Il nodo cruciale della partita di domenica è facile da intuire: per battere Napoli bisogna riprendere a marciare sopra gli 80 punti. Facile soltanto a dirsi, visto che Udine in media ne fattura 78 e ora deve fare a meno dei 16 garantiti da Hickey. Chi porterà quei 20-25 punti che servono? Il solo Christon non può bastare, servono prestazioni all’altezza da parte di Brewton e Dawkins.
Non ci sono problemi di formazione (oltre all’assenza di Hickey, ovviamente) per Udine, la presentazione tattica del match è affidata all’assistente Giorgio Gerosa. «Napoli è una formazione che è l’ennesima prova di quanto può essere tosto e duro questo campionato. Nel senso che è una squadra che meriterebbe qualche punto in più in classifica, essendo ben costruita, forte, di talento, con un chiaro modo di giocare e di stare in campo. Dovremo essere molto bravi a fermare il loro ritmo e invece imprimere il nostro».
Napoli si presenta al Carnera con uno score di quattro vittorie e cinque sconfitte, ma non può essere considerata una rivale nella lotta salvezza: ha un organico da play-off, il decimo posto attuale è figlio di un calendario molto difficile. I partenopei, infatti, hanno lasciato punti contro le big, salvo fare il pieno contro le compagini di bassa classifica. Il leader tecnico è Naz Mitrou-Long, ex Milano e Brescia, giocatore dotato di grande classe e capace di garantire finora 17,4 punti a partita, con il 58% da due e il 40% da tre.
Guai, però, a pensare che Napoli sia solo Mitrou-Long. Ci sono altri cinque giocatori che viaggiano in doppia cifra di media: Flagg, Bolton, Simms, Croswell e El-Amin. Gli italiani sono l’azzurro Caruso, il figlio d’arte Stefano Gentile (figlio di Nando, ex Snaidero, e fratello di Ale, ex Apu), il talentino di scuola trevigiana Faggian e Treier, estone con formazione cestistica tricolore.
Due le curiosità da segnalare. La prima è che sulla panchina dei campani siede Alessandro Magro, che conosce benissimo Christon avendolo allenato a Brescia due stagioni fa, la seconda è che Udine e Napoli tornano ad affrontarsi quattro anni e mezzo dopo la doppia finale del 2021: i partenopei s’imposero nell’ultimo atto di Coppa Italia, sia nella sfida per la promozione in A. Biglietti esauriti per i settori dei tifosi udinesi, nello spicchio per gli ospiti ci sono una sessantina di posti ancora liberi. Gara in diretta su LbaTv e Sky Sport Basket.
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