Apu, senti Gaspardo: «Felice del primato ma questa volta ti aspetto per batterti»

L’ala di Vidulis avversaria domenica 9 febbraio con la sua Forlì: «Zero rimpianti, l’anno scorso condizionati dall’infortunio di Clark»

Giuseppe Pisano
Raphael Gaspardo con la maglia dell’Unieuro Forlì
Raphael Gaspardo con la maglia dell’Unieuro Forlì

Apu attenta, Forlì vola con ali friulane. Nella compagine romagnola militano infatti Davide Pascolo da Coseano, ex Snaidero, e Raphael Gaspardo da Vidulis, ex Old Wild West. È proprio quest’ultimo a raccontarci le sue sensazioni alla vigilia del big match della 26ª giornata del campionato di serie A2.

Gaspardo, che emozioni prova a ritrovare l’Apu?

«In questo momento sono concentrato più sulla partita dal punto di vista tecnico che da quello emotivo. Udine è un’avversaria difficilissima, è su questo che sto focalizzando le mie attenzioni».

Alle spalle ha due anni in bianconero. Rimpianti?

«No, nessuno. Dispiace soltanto pensare che avevamo altri obiettivi. Soprattutto nel secondo anno ci è mancata un po’ di fortuna, penso all’infortunio di Clark nel momento decisivo. Chissà come sarebbe andata se fossimo stati al completo. La serie A2, del resto, è un campionato molto difficile e anche quest’anno si sta confermando un torneo competitivo».

Cosa prova a vedere l’Apu prima in classifica da sola?

«Come ho già detto prima, sono concentrato su di noi più che sugli altri. A Udine ci penso ora che dobbiamo affrontarla: da un lato mi fa piacere che sia in vetta, ma domani spero di batterla».

Forlì invece si trova a centro classifica. Come mai?

«Sin dall’inizio abbiamo giocato con un solo americano per i problemi fisici di Dawson. Perkovic ci ha dato una grande mano e le cose si stavano sistemando. Poi Dawson ha avuto altri guai fisici, è tornato Harper, insomma ci è mancata la continuità necessaria. Però abbiamo disputato alcune grandi partite, soprattutto di recente: abbiamo sconfitto sia Rimini che Cantù, ora ci proviamo con Udine».

Perché ha scelto Forlì?

«Per coach Antimo Martino e per il general manager Renato Pasquali, che ho avuto anche a Treviso quando ero nelle giovanili. Avevo diverse proposte, la loro idea su di me mi ha convinto».

All’andata al Carnera è stata una partita senza storia. Come lo spiega?

«L’Apu in casa se innesca i tiratori è veramente difficile da arginare, anche perché c’è un giocatore come Hickey che li mette in ritmo. Speriamo di fare meglio domani, vogliamo giocarcela sino in fondo».

In casa però è un’altra Unieuro. Tra l’altro l’Apu ha una tradizione sfavorevole a Forlì.

«Sì, se riusciamo ad accenderci e accendere il pubblico, diventiamo una squadra fastidiosa per chiunque. Però anche in trasferta abbiamo fatto belle partite, domenica scorsa abbiamo espugnato il palaDesio contro Cantù».

Sente ancora i suoi ex compagni dell’Apu?

«Sì, molti di loro. Sia quelli del primo anno in bianconero che quelli della passata stagione. Su tutti Mirza. Eravamo un bel gruppo in campo e fuori. Vertemati? Non l’ho più sentito, ma il rapporto con lui era buono».

Quali saranno i giocatori decisivi domani?

«Su di noi non mi espongo. Per Udine dico Hickey, ha velocità di gambe e abilità di innescare i compagni: un giocatore davvero eccezionale, dovremo essere bravi a limitarlo». 

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