Apu, senti Gaspardo: «Felice del primato ma questa volta ti aspetto per batterti»
L’ala di Vidulis avversaria domenica 9 febbraio con la sua Forlì: «Zero rimpianti, l’anno scorso condizionati dall’infortunio di Clark»

Apu attenta, Forlì vola con ali friulane. Nella compagine romagnola militano infatti Davide Pascolo da Coseano, ex Snaidero, e Raphael Gaspardo da Vidulis, ex Old Wild West. È proprio quest’ultimo a raccontarci le sue sensazioni alla vigilia del big match della 26ª giornata del campionato di serie A2.
Gaspardo, che emozioni prova a ritrovare l’Apu?
«In questo momento sono concentrato più sulla partita dal punto di vista tecnico che da quello emotivo. Udine è un’avversaria difficilissima, è su questo che sto focalizzando le mie attenzioni».
Alle spalle ha due anni in bianconero. Rimpianti?
«No, nessuno. Dispiace soltanto pensare che avevamo altri obiettivi. Soprattutto nel secondo anno ci è mancata un po’ di fortuna, penso all’infortunio di Clark nel momento decisivo. Chissà come sarebbe andata se fossimo stati al completo. La serie A2, del resto, è un campionato molto difficile e anche quest’anno si sta confermando un torneo competitivo».
Cosa prova a vedere l’Apu prima in classifica da sola?
«Come ho già detto prima, sono concentrato su di noi più che sugli altri. A Udine ci penso ora che dobbiamo affrontarla: da un lato mi fa piacere che sia in vetta, ma domani spero di batterla».
Forlì invece si trova a centro classifica. Come mai?
«Sin dall’inizio abbiamo giocato con un solo americano per i problemi fisici di Dawson. Perkovic ci ha dato una grande mano e le cose si stavano sistemando. Poi Dawson ha avuto altri guai fisici, è tornato Harper, insomma ci è mancata la continuità necessaria. Però abbiamo disputato alcune grandi partite, soprattutto di recente: abbiamo sconfitto sia Rimini che Cantù, ora ci proviamo con Udine».
Perché ha scelto Forlì?
«Per coach Antimo Martino e per il general manager Renato Pasquali, che ho avuto anche a Treviso quando ero nelle giovanili. Avevo diverse proposte, la loro idea su di me mi ha convinto».
All’andata al Carnera è stata una partita senza storia. Come lo spiega?
«L’Apu in casa se innesca i tiratori è veramente difficile da arginare, anche perché c’è un giocatore come Hickey che li mette in ritmo. Speriamo di fare meglio domani, vogliamo giocarcela sino in fondo».
In casa però è un’altra Unieuro. Tra l’altro l’Apu ha una tradizione sfavorevole a Forlì.
«Sì, se riusciamo ad accenderci e accendere il pubblico, diventiamo una squadra fastidiosa per chiunque. Però anche in trasferta abbiamo fatto belle partite, domenica scorsa abbiamo espugnato il palaDesio contro Cantù».
Sente ancora i suoi ex compagni dell’Apu?
«Sì, molti di loro. Sia quelli del primo anno in bianconero che quelli della passata stagione. Su tutti Mirza. Eravamo un bel gruppo in campo e fuori. Vertemati? Non l’ho più sentito, ma il rapporto con lui era buono».
Quali saranno i giocatori decisivi domani?
«Su di noi non mi espongo. Per Udine dico Hickey, ha velocità di gambe e abilità di innescare i compagni: un giocatore davvero eccezionale, dovremo essere bravi a limitarlo».
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