L’Apu al bivio delle scelte: la gara di Varese può essere già decisiva
Un’altra sconfitta al fotofinish: è allarme rosso. Le prestazioni dei giocatori sono altalenanti e così cambiare è difficile

Apu vicina al bivio dopo la gara con Tortona. Più che la sconfitta in sé, ha fatto rumore lo sfogo del presidente bianconero Alessandro Pedone nel post partita, anche perché la frase «Sono stufo di perdere» è una new entry assoluta da quando è in sella.
Detto e non detto
Per una volta gli strali contro gli arbitri passano decisamente in secondo piano. Il patron dell’Apu ha criticato soprattutto i giocatori, cosa che accade molto di rado. Non ha fatto nomi, anche perché non esiste un capro espiatorio ben preciso, almeno per ora. Affermando «ogni domenica dovresti cambiare un giocatore» e «qualcuno a turno torna a casa e non può dire di aver dato tutto» inchioda i giocatori alle proprie responsabilità, nessuno escluso. Fino a sabato Dawkins sembrava essere l’uomo da sacrificare per cercare di invertire il trend, i 26 punti realizzati dal figlio d’arte aprono nuovi scenari.
In questo caso bisogna leggere tra le righe: il presidente ha preferito non specificare quanti siano i giocatori sotto osservazione, e tutto fa credere che in più d’uno siano a rischio. I due centri Spencer e Mekowulu, ad esempio, producono pochissimo: va detto, però, che i pivot nel gioco molto perimetrale di Vertemati vengono sempre coinvolti poco. Non può dirsi tranquillo Brewton, che se non ha la palla in mano per l’uno contro uno si eclissa. Lo stesso Bendzius, dopo il partitone di Sassari, ha ripreso a latitare.
Non è esente da critiche nemmeno Hickey, che ha il difetto di portare troppo palla però difficilmente rischia il posto per due motivi: è comunque il migliore della squadra per punti e assist di media (15,7 e 5,7) e ha contribuito a portare la squadra in A. Tutto fa pensare che in settimana non accadrà nulla, anche se la società è vigile sul mercato (su questo Pedone non è stato criptico), e che a Varese si andrà con il roster attuale. Se cambi ci saranno, è più probabile che si intervenga durante la sosta per la Nazionale.
Nervosismo
Nello sfogo di Pedone non c’è invece traccia di critiche alla guida tecnica. Udine, del resto, ha sempre perso giocandosela sino in fondo, anche con squadre di ben altro livello (e budget).
Vertemati al momento non è in discussione, ed è giusto che a Varese (dove fu esonerato nella sua prima esperienza da head coach in serie A) possa guidare la squadra in uno scontro fondamentale per la classifica.
Va detto anche che fra i tifosi c’è chi inizia a metterlo in discussione, nonostante la cavalcata trionfale dell’anno scorso.
Perdere sempre al fotofinish brucia parecchio (il rimpianto per i due punti gettati alle ortiche contro la Virtus aumenta di settimana in settimana) e lo stesso Vertemati tradisce un nervosismo eccessivo: vedasi certe risposte in sala stampa a domande forse banali, ma pienamente legittime perchè interpretano il sentimento popolare.
La situazione, insomma, è delicata e la gara di domenica a Varese può cambiare tante cose, in un senso o nell’altro: una vittoria riporterebbe il sereno, viceversa potrebbe aprirsi lo stato di crisi. È la serie A, si sapeva sin dall’inizio che sarebbe stata una stagione difficile. Forse non così difficile.
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