Apoteosi Pordenone, è serie B: battuta la Giana e in città esplode la festa
PORDENONE. Il sogno è realtà: il Pordenone, per la prima volta nella sua storia, è in serie B. Verdetto sancito dalla vittoria 3-1 contro la Giana Erminio al Bottecchia. Decidono, per i ramarri, le reti di Candellone, Ciurria e Barison. E ora una città intera può impazzire di gioia. La festa verdenera è cominciata.
Per la promozione in serie B, la prima volta nella storia centenaria della società, oltre tremila persone stanno festeggiando assieme alla squadra e al tecnico Attilio Tesser all'interno dello stadio Bottecchia. Inoltre sono centinaia i supporter neroverdi che stanno raggiungendo la centrale piazza Venti Settembre per prendere parte a festeggiamenti che dureranno l'intera notte.
La cronaca della partita. Tutti a disposizione per Attilio Tesser, che schiera un po’ a sorpresa Berrettoni – che festeggia la centesima presenza in maglia neroverde – dal 1’ nel ruolo di trequartista alle spalle delle punte Ciurria e Candellone. Gavazzi scala dunque sulla mediana assieme a Burrai e Misuraca, mentre la difesa è quella consueta, con Bindi tra i pali, Semenzato e De Agostini sulle corsie laterali, Barison e Bassoli centrali.
Piove a dirotto, il campo è ai limiti della praticabilità, con parecchie pozzanghere e la palla che rimbalza a fatica. In più tira un fastidioso vento gelido, ma si gioca. Prima del fischio d’inizio i tifosi sono già stoicamente schierati da parecchi minuti, proprio come auspicato da Burrai. E continuano incessantemente a osannare i loro beniamini, tranne nel doveroso minuto di raccoglimento tributato allo storico dirigente Gastone Espanoli, scomparso venerdì sera.
Non è ancora scoccato il 2’ e i neroverdi già collezionano il secondo corner, sugli sviluppi del quale Candellone trova spazio a destra e crossa al centro, dove Ciurria arriva di un soffio in ritardo all’appuntamento con il gol.
E’ un Pordenone determinatissimo, che in avvio non concede un attimo di respiro ai milanesi.
E al 13’ arriva il gol che fa esplodere i tremila del Bottecchia: ripartenza difficoltosa tra le pozzanghere, Ciurria trova un varco sulla sinistra e crossa bene per l’inserimento di Candellone che, da pochi metri, non sbaglia. Tredicesimo centro in campionato per il bomber principe dei ramarri.
Si gioca a fatica tra lunghi lanci, frenate improvvise, rinvii alla “viva il parroco”. Ma nonostante le condizioni davvero difficili, emerge la qualità tecnica dei neroverdi, che tengono costantemente sotto pressione i biancocelesti lombardi. Facile commettere errori, dunque, e al 32’ Ciurria approfitta di un liscio del portiere Leoni uscito sulla trequarti, anticipandolo e involandosi solo verso la porta vuota, per il 2-0.
Sembra fatta, ma due minuti dopo la Giana la riapre, con un colpo di testa di Perna a scavalcare Bindi al termine di un’azione confusa. Al 38’ però la squadra di Tesser ristabilisce le distanze: piazzato dalla trequarti mancina del solito Burrai, sullo spiovente il più lesto di tutti è il solito Barison: stacco perentorio e ottavo centro in campionato per il difensore-goleador.
Il secondo tempo comincia con 25 minuti di ritardo, con l’arbitro che a più riprese valuta i (non) rimbalzi del pallone e alla fine decide per riprendere il gioco.
La Giana Erminio prova a crederci e al 5’ ci Perna con un tiro dalla distanza non inquadra lo specchio della porta. La risposta del Pordenone al 7’: solita, generosa discesa di Candellone, cross dalla destra, Berrettoni rifinisce per Gavazzi, la cui conclusione è di poco alta.
Qualche minuto dopo Ciurria, all’ennesima cavalcata, dalla sinistra imbecca Berrettoni, che arriva con un istante di ritardo sotto porta. La Giana continua a giocarsela, anche dopo l’arrivo del risultato del Renate, la cui sconfitta con la Feralpi di fatto vale la salvezza ai biancocelesti.
I quali rischiano grosso al 32’ quando De Agostini calcia alto da buona posizione. E al 35’ il pubblico comincia a urlare “serie B, serie B”, inneggiando all’ingresso di capitan Stefani, che entra pochi minuti dopo al posto di Gavazzi. Una passerella doverosa e meritata per il condottiero di mille battaglie.
E’ ormai quasi fatta e il settore ospiti comincia a cantare “Giù le mani dal Pordenone”, raccogliendo applausi dal pubblico in tribuna. Entrano anche Germinale, Florio e Bombagi per il gran finale. Il pubblico è tutto in piedi a urlare “serie B", si aspetta solo il triplice fischio. Poi è l’apoteosi: il Pordenone, al suo 99esimo anno di vita, è per la prima volta promosso nella seconda serie nazionale. Emozioni. Uniche.
PORDENONE-GIANA ERMINIO 3-1
PORDENONE (4-3-1-2): Bindi; Semenzato, Barison, Bassoli, De Agostini; Misuraca, Burrai, Gavazzi; Berrettoni (26′ st Zammarini); Ciurria, Candellone. A disp.: Meneghetti, Nardini, Stefani, Bombagi, Germinale, Vogliacco, Damian, Magnaghi, Rover, Frabotta, Florio. All. Tesser.
GIANA ERMINIO (3-4-1-2): Leoni (1′ st Taliento); Bonalumi (1′ st Piccoli), Perico, Montesano; Iovine, Palesi (19′ st Mandelli), Pinto, Giudici (17′ st Seck); Perna; Mutton, Rocco (1′ st Jefferson). A disp.: Origlio, Dalla Bona, Seck, Gianola, Pirola, Capano, Sosio. All. Maspero.
ARBITRO: Santoro di Messina.
GOL: 13′ Candellone, 32′ Ciurria, 34′ Perna, 38′ Barison
NOTE: ammoniti Perna, Bonalumi, Mutton, Nardini (dalla panchina), Giudici. Angoli 6-1. Recupero: pt 1′. 3 mila spettatori, incasso 23.300.
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