Antonutti: "Vado a Treviso con Udine nel cuore"

Michele lascia l’A1 per la De’Longhi. «Sarà uno stimolo giocare anche contro Trieste e Bologna»
Foto Spada - LaPresse.01-11-2015 Milano (Italia).Sport Basket.Serie A Basket 2015-2016 .Olimpia Armani Milano vs Giorgio Tesi Group Pistoia .Nella foto : antonutti ..Photo Spada - LaPresse.01-11-2015 Milan (Italy).Sport Basket.Serie A basket season 2015-2016.Olimpia Armani Milano vs Giorgio Tesi Group Pistoia .In the pic: antonutti .
Foto Spada - LaPresse.01-11-2015 Milano (Italia).Sport Basket.Serie A Basket 2015-2016 .Olimpia Armani Milano vs Giorgio Tesi Group Pistoia .Nella foto : antonutti ..Photo Spada - LaPresse.01-11-2015 Milan (Italy).Sport Basket.Serie A basket season 2015-2016.Olimpia Armani Milano vs Giorgio Tesi Group Pistoia .In the pic: antonutti .
UDINE. Le storie d’amore sono sempre complicate e non sempre ci si incrocia al momento giusto. Vale lo stesso per la Udine della palla al cesto e il cigno di Colloredo Michele Antonutti, che, dopo aver provato a ricongiungersi definitivamente tra la fine di maggio e l’inizio di giugno, si ritroveranno entrambi nella prossima stagione in serie A2, ma protagonisti di due palazzetti diversi: la prima al Carnera, il secondo al Palaverde di Treviso. Tuttavia, l’amore cieco lascia sempre una porta aperta, in attesa di un desiderato ritorno.


Michele, la Gsa aveva provato a prenderti per farti tornare in Friuli dopo otto anni di assenza. Poi alla fine sei andato a Treviso. Come mai?


«Le tempistiche non hanno giocato a favore. La richiesta di Udine è arrivata quando i miei obiettivi erano di rimanere in A1. Si parla di un mese fa, in ottica di mercato una vita fa».


Infatti la Gsa aveva detto che non ti avrebbe aspettato per così tanto tempo…


«Esatto. L’offerta di Treviso è arrivata solo in un secondo momento. Tuttavia, il contatto con Udine c’è sempre».


Pensi di tornare?


«Le porte rimangono sempre aperte, perché resto il primo tifoso di Udine. L’ho sempre seguita. Negli ultimi giorni ho sentito molti friulani, che rispettano la mia scelta e questo mi fa enormemente piacere, perché sono molto legato al mio territorio. Tornare è il mio sogno, perché giocare per la propria città è un qualcosa di indescrivibile. Ora però la mia testa è necessariamente concentrata su Treviso, con la quale ho firmato un biennale».


Cosa proverai quando giocherai contro la tua città?


«Non ho ancora metabolizzato. Vivrò tantissime emozioni nel pieno rispetto di Udine e la sua gente. Tuttavia, durante il campionato avrò ulteriori stimoli, giocando contro Trieste e contro la Fortitudo, piazze di una storicità molto importante».


Obiettivi del prossimo campionato?


«Vivere un’avventura nuova e rimettersi in gioco per raggiungere nuovi traguardi. Mi hanno chiamato perché sono tre anni che raggiungono il primo posto in regular season ma non sono ancora riusciti a salire in A1. C’è bisogno di esperienza e carisma. Spero di poter offrire entrambe le cose».


Lasci una squadra a cui hai dato molto…


«Vengo da Pistoia, dove ho vissuto anni bellissimi, anzi incredibili. Ho ottenuto traguardi impensabili, come i play-off e la coppa Italia, da capitano per giunta. Ora mi rimbocco le maniche, scoprirò che significa giocare un intero campionato di A2 (nel 2012 giocò mezza stagione in A2 a Reggio Emilia,
ndr
), quali sono le difficoltà da affrontare in una squadra che vuole vincere. Ci saranno tanti stimoli».


Prima, però, farai un po’ di vacanza?


«Assolutamente. Ho da poco finito gli allenamenti con Pistoia e ho in programma di girare le zone marittime del bellissimo Friuli. In fondo vi sono molto legato e credo di aver sempre portato in alto la sua bandiera. Continuerò a farlo».


©RIPRODUZIONE RISERVATA


Riproduzione riservata © Messaggero Veneto