Riga saluta la Delser: «Mandi Udine, per me è stato un onore»

Il coach della Delser, si congeda con una lettera sui social: «Un grazie a tutti i protagonisti di questi quattro splendidi anni»

Giuseppe Pisano
Coach Massimo Riga, a destra mentre festeggia con la Delser la Coppa Italia 2023-2024
Coach Massimo Riga, a destra mentre festeggia con la Delser la Coppa Italia 2023-2024

E’ il momento dei saluti per Massimo Riga. Si conclude dopo quattro anni il connubio fra il tecnico romano e la Libertas Basket School griffata Delser. La notizia era nell’aria, dato che il contratto è in scadenza, ed è stato lo stesso Riga a ufficializzare il suo addio con una lettera aperta pubblicata sui propri profili social. «Si sono spenti i riflettori – si legge nel testo – e le luci del Carnera dopo l’ultima partita o meglio l’ultima dei miei quattro anni stupendi, una parentesi di vita lunga come gli anni bellissimi che ho vissuto in una città meravigliosa come Udine. Penso al primo allenamento di quattro anni fa, agosto 2021, penso da dove siamo partiti, a come eravamo, dove siamo arrivati: finale per la promozione 2022 e cosa siamo adesso, passando per una semifinale nel 2023, poi una Coppa Italia vinta nel 2024, e ancora una finale promozione nello stesso anno, per non dimenticare la semifinale di questo anno».

Tante soddisfazioni sportive, qualche amarezza, ma soprattutto un rapporto speciale con chi ha condiviso con Riga questo percorso udinese. «Rimangono i ricordi – prosegue il coach – le battute, l’umorismo, le grida, la vita fuori dal campo e, le partite dal primo giorno a quello di domani, le vittorie, le sconfitte, le trasferte e gli appuntamenti prima di ogni partita, tutti gli allenamenti. Mi tengo stretto e con grande orgoglio, di aver avuto il coraggio di portare avanti le mie idee e le mie convinzioni come volevo, con a fianco un coach, Achille Milani, con cui ho instaurato un rapporto unico».

Immancabile un pensiero per tutte le altre componenti del mondo Delser: «Ringrazio tutti i protagonisti che hanno fatto parte del mio cammino, il presidente e tutti i dirigenti, con un ricordo particolare a chi non c’è più, Claudio (l’ex vicepresidente Ballico, ndr), a tutte le squadre, tutti gli staff fisici e sanitari, ai giornalisti e tutti i tifosi, con una particolare menzione al gruppo Apice e al mitico tamburello Fausto».

Riga glissa elegantemente sulla crisi economica che ha fatto implodere la squadra nel corso di questa stagione, ma rivolge una “carezza” affettuosa alle giocatrici di questa tribolata stagione: «Un gruppo di ragazze che è diventato una squadra e che sa divertirsi giocando e stando insieme, raggiungendo un risultato incredibile anche quest’anno e che oserei definire molto speciale. Siete state disposte a rinunciare a qualcosa di proprio, in favore di un obiettivo comune, guadagnando totale credibilità con chiunque parlerà e scommetterà in futuro su di voi. Tutti sicuramente percorreremo altre strade, e nulla mi toglierà la stima e la riconoscenza per delle bellissime e straordinarie persone che siete e, che porterò sempre nel mio cuore. Per me è stato un onore e una magnifica cavalcata. Ciao Udine, mandi».

È iniziato quindi il momento degli addii. È facile prevedere che arriveranno anche quelli delle giocatrici: Alice Milani, trasferitasi da Udine a Tortona lo scorso dicembre, ha rivolto un pensiero alle sue ex compagne su Instagram: «C’è stato chi ha saputo onorare il modo commovente una maglia che aveva promesso molto, ma che ha mantenuto troppo poco».

Martedì 20 maggio, intanto, si è svolto il consiglio della Lega Basket Femminile. È in rampa di lancio il progetto che dovrebbe portare la A2 donne dalle attuali 28 squadre a 16 nel giro di tre anni. Nel ’25/’26 ci sarebbero nove retrocessioni. Un ostacolo in più nel caso qualcuno volesse salvaguardare il titolo sportivo di A2 a Udine: servirebbe un esborso notevole. Proprio mentre impazzano le voci di un possibile riposizionamento in B, ma non come Lbs. Sarà un’estate molto calda per il basket femminile udinese.

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