Ancora Ciocca sulla strada dell’Apu

L’ex coach di Pordenone guida Bergamo, domani avversaria di Udine «Temiamo i loro lunghi»
BASKET COMARK BERGAMO ALLENATORE CESARE CIOCCA
BASKET COMARK BERGAMO ALLENATORE CESARE CIOCCA
UDINE. C’è ancora Cesare “Cece” Ciocca sulla strada della Gsa Udine. Il coach di Treviglio, alla guida della Friuladria Pordenone in Dnb nelle stagioni 2013/14 e 2014/15, è ancora il timoniere del Basket Bergamo che due stagioni or sono fece sudare le proverbiali sette camicie nella finale play-off di serie B.


Coach, Bergamo e Udine si ritrovano un anno e mezzo dopo. Che ricordi ha di quella finale play-off?


«È stata senza dubbio una delle serie play-off più belle degli ultimi anni. Udine era chiaramente favorita, noi fummo bravissimi a vincere al Benedetti in gara 2 e gara 3 in casa, per poi giocarci il match ball a Bergamo, in un palasport stracolmo. Lì però emerse tutta la classe della Gsa, Porta e Castelli fecero svoltare una partita a lungo in equilibrio. In gara 5 la profondità e la classe del roster udinese furono decisive».


Che momento sta vivendo la sua squadra, neopromossa in seguito al ripescaggio estivo?


«Siamo reduci da quattro sconfitte consecutive, ma siamo dove dobbiamo essere. A inizio stagione gli addetti ai lavori ci indicavano come i principali indiziati per la retrocessione, però abbiamo vinto contro Roseto e Piacenza e nonostante gli infortuni di Bergstedt e a altri giocatori, ce la siamo giocata quasi con tutte, comprese Trieste e Fortitudo. Il nostro è un campionato di sofferenza e ne siamo consci, la squadra era stata costruita per vincere la B, poi è arrivato il ripescaggio in A2, nel girone più difficile».


Lei ha sicuramente studiato la Gsa. Che giudizio dà sulla squadra di Lardo?


«Sa essere intensa e concreta. Ha fatto un inizio di campionato diesel, con le due sconfitte iniziali, poi ha inanellato otto vittorie in nove partite. Ha vinto spesso nel finale, segno di grande maturità. Vanta quello che secondo me è il miglior pacchetto di lunghi del torneo, esterni affidabili e una grande difesa».


Ci avviciniamo alla fine del girone d’andata, ormai ha affrontato quasi tutte le squadre. Qual è la sua griglia play-off ideale?


«In questo momento, per profondità ed esperienza del roster Trieste è davanti a tutti. La Fortitudo è ancora in fase di rodaggio, idem dicasi per Treviso, che deve ancora spendere il visto per uno straniero. Alla fine, però, le ritroveremo in lizza per i primi posti. Per il quarto posto vedo tante squadre interessanti, Udine in testa».


Ci avviciniamo alla sfida di domani. Che tipo di partita si aspetta?


«Spero che la mia squadra giochi con rapidità d’esecuzione e non si faccia irretire dalla difesa di Udine. Dobbiamo essere bravi a tenere nell’uno contro uno Dykes e Veideman e limitarli nel
pick and roll
. Sarà importante, inoltre, non concedere troppi rimbalzi offensivi».


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