All’Apu quattro acquisti vincenti: ecco i nuovi di Udine
e pure Ikangi ha vinto con Scafati

UDINE. Segni particolari: vincenti. La campagna acquisti dell’Apu Old Wild West procede spedita, con il pacchetto italiani quasi completato, e la caratteristica che balza all’occhio scrutando il curriculum del nuovi arrivati è il palmares.
Gente che ha già tagliato retine e sollevato al cielo trofei, in particolare quello che spetta alla squadra promossa dalla serie A2 alla massima categoria, ovvero l’obiettivo che Udine rincorre senza fortuna da diversi anni.
TITOLATI
Scorriamo la sala trofei dei nuovi acquisti bianconeri partendo dall’ultimo arrivato in ordine cronologico, ovvero Lorenzo Caroti. Il playmaker di Cecina proviene da un biennio da incorniciare, concluso sempre a giugno inoltrato col sigaro in bocca: nella stagione 2021/2022 faceva parte del roster della Tezenis Verona che ha battuto l’Apu Old Wild West per 3-1 in finale play-off, poi si è trasferito dalla Vanoli Cremona per una stagione da fiumi di champagne, dato che sono arrivate Supercoppa, Coppa Italia e promozione in serie A.
Un tris che può calare sul tavolo anche Mirza Alibegovic, anche lui a Cremona con coach Demis Cavina prima di accettare la corte di Udine. Il figlio d’arte ha centrato la promozione anche nel 2015/2016 con Brescia e ha in bacheca la Coppa Italia di A2 vinta con Tortona nel 2018/2019.
Matteo Da Ros proverà a replicare a Udine ciò che è riuscito a fare a Trieste, vincendo la Supercoppa nel 2017 ma soprattutto i play-off di A2 nella stagione 2017/2018, nonostante i due derby persi contro l’Apu.
Anche Iris Ikangi è uno a cui piace sbaciucchiare trofei: l’ha fatto nel 2021/2022 con la divisa di Scafati, battendo in finale play-off Cantù in cui c’era proprio Da Ros.
Fra i campani c’era anche Diego Monaldi, che non è un volto nuovo ma un punto fermo dell’Apu ed è un altro col piacevole vizio di vincere. Per lui due promozioni in altrettanti campionati, oltre a Scafati ha portato in A Napoli nel 2021 e Udine purtroppo se lo ricorda bene. Il regista di Aprilia ha nel palmares anche la Coppa Italia di A2 del 2021 (sempre con Napoli battendo Udine in finale) e il triplete del 2011 della Mens Sana Siena con scudetto, Coppa Italia e Supercoppa.
ATTITUDINE
Puntare su giocatori con un curriculum infarcito di vittorie non è assolutamente una scelta casuale da parte della dirigenza bianconera, e lo confermano le parole del direttore sportivo Andrea Gracis.
«Scegliere giocatori che hanno già vinto in carriera è una garanzia in più del fatto che sono elementi ideali per lottare per traguardi prestigiosi. È una qualità non indifferente, secondo noi molto importante. Significa che sanno già come si vince».
Se lo dice lui c’è da crederci, dato che da giocatore ha messo in bacheca tre scudetti, altrettante Coppe Italia, una Supercoppa e una Coppa Saporta con le maglie di Treviso e Pesaro.
Da dirigente della De’ Longhi Treviso Gracis ha anche centrato l’accoppiata promozione-Coppa Italia di A2 nel 2018/2019. Prima di riprovarci sul campo con i colori di Udine, però, il nuovo ds Apu è chiamato a completare il roster con i tre tasselli che mancano, una guardia tiratrice e due lunghi.
Chissà quanti trofei ci sono nei curriculum che sta visionando in questi afosi giorni di metà luglio.
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