Alex, riparte da un tricolore la corsa ai Giochi di Tokyo

Guarita dal Covid, Agiurgiuculese sabato guiderà l’Asu alle final-six di Torino  «La concorrenza in azzurro della giovane Raffaeli? Non mi spaventa certo»
Alessia Pittoni

udine

Alexandra Agiurgiuculese scalda i motori. Il traguardo si chiama Tokyo, la sua prima Olimpiade, sogno già rimandato di un anno e reso ancora più difficile dal Covid-19 che ha costretto fuori pedana l’atleta dell’Aeronautica Militare per oltre un mese. Ma il peggio sembra passato e la giovane atleta dell’Aeronautica ha ripreso confidenza con le pedane e sogna un anno in grande.

Il primo vero appuntamento di avvicinamento ai Giochi si terrà sabato, quando Alex prenderà parte, assieme alle compagne di squadra dell’Asu Udine, alla final six del campionato italiano di A1 di ritmica che si terrà a Torino e che verrà trasmessa, dalle 16, su Canale 9.

«Sto benissimo – dice –, sto recuperando dal punto di vista fisico e mi sento molto carica. Sabato, nel caso in cui, superate le semifinali, riuscissimo ad accedere alla finalissima a tre, avrò l’occasione per la prima volta quest’anno di esibirmi in tutti e quattro gli attrezzi. Non solo, io e Spela (l’allenatrice slovena che la segue da sempre ndr) abbiamo deciso di stravolgere completamente l’esercizio alla palla, che non ci sembrava abbastanza strappalacrime. Ora speriamo lo sia».

Fra l’atleta nata in Romania ma Italiana a tutti gli effetti e le Olimpiadi potrebbe però non esserci solo il Covid-19.

Una nuova rivale si è affacciata all’orizzonte e si chiama Sofia Raffaeli, giovanissima ginnasta (classe 2004) che nelle scorse settimane, al suo esordio in World Cup, gare alle quali Alex non era iscritta, ha fatto incetta di medaglie. Alla ct della nazionale Emanuela Maccarani spetterà il compito di confermare o modificare la scelta di Agiurgiuculese e Baldassarri a rappresentare l’Italia in Giappone.

«Sofia è bravissima – commenta Alex –, siamo amiche e le ho scritto per complimentarmi delle medaglie vinte».

«Al momento – continua – le due convocate ai Giochi siamo io e Milena, ma la certezza assoluta ancora non c’è, anche se credo siano tanti gli aspetti da valutare e fra questi anche quello legato all’esperienza maturata dalle ginnaste a livello mondiale. Di sicuro il fatto che ci siano più atlete di altissimo livello in Italia è una ricchezza per il nostro sport e la competizione interna rappresenta un ulteriore stimolo per migliorarci». In attesa di vedere le tre atlete affrontarsi sabato a distanza (Baldassarri e Raffaeli gareggiano con la Ginnastica Fabriano, squadra detentrice del tricolore e favorita anche quest’anno), Alex guarda ai prossimi impegni ma con la testa al Giappone.

«Dopo la finale scudetto – racconta – parteciperò a un torneo internazionale e, poi, alla World Cup di Pesaro il 29 e 30 maggio. Ovviamente la preparazione a un’Olimpiade è lunga e l’obiettivo è quello di entrare in piena forma proprio in agosto». Nel frattempo Alexandra si gode un altro piccolo momento di celebrità. Lei a Spela Dragas sono infatti protagoniste di uno dei capitoli di “Vincenti. Storia di ginnasti coraggiosi”, il nuovo libro scritto dalla giornalista Ilaria Brugnotti che verrà pubblicato il 29 aprile. —



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