Alessandra Segatto a Ravenna Pordenone perde un’altra stella

PORDENONE. Addio cara Pordenone. Per poter praticare scherma, o in genere sport ad alto livello, bisogna emigrare. Lo hanno fatto in tanti; campioni come Daniele Molmenti o Alessia Trost sono, pur...
Di Rosario Padovano

PORDENONE. Addio cara Pordenone. Per poter praticare scherma, o in genere sport ad alto livello, bisogna emigrare. Lo hanno fatto in tanti; campioni come Daniele Molmenti o Alessia Trost sono, pur bellissime, eccezioni. Lo stesso destino riguarderà tra qualche settimana anche Alessandra Segatto, che si trasferirà a Ravenna.

In Romagna Alessandra, nata il 20 marzo 1999, inseguirà il sogno di diventare unìatleta di punta della spada.

Dopo gli inizi alla Scherma Pordenone, è seguito il trasferimento all’Asu Udine, che le ha permesso di crescere e diventare un’atleta di punta tra i cadetti. E’ una delle più forti atlete italiane, tanto da meritarsi la convocazione ai mondiali under 20, dove il suo cammino è stato (da debuttante) molto positivo. Ora questa nuova avventura. Via da Pordenone. Via dal Friuli. I sogni si inseguono altrove.

Un esponente dello staff tecnico di Alessandra le ha chiesto, ottenendolo, il suo trasferimento, col placet dei genitori.

Da Torre, così, la Segatto si trasferirà a Ravenna, dove abiterà in un convitto. Avrà la possibilità di proseguire gli studi scientifici e di allenarsi in una località del ravennate, Lugo di Romagna. Qui, terra di Laura Pausini e di balere, muoveva i primi passi da allenatore nel Baracca Lugo Alberto Zaccheroni, che all’Udinese ricordano bene; e qui si allenava l’ultimo ciclista capace di una doppietta Giro-Tour: si chiamava Marco Pantani e abitava a Cesenatico.

«Non vedo l'ora di cominciare – ha spiegato con la sincerità dei suoi 16 anni Alessandra Segatto –. Frequentrò anche la terza allo Scientifico di Ravenna. Nel pomeriggio sosterrò le sedute di allenamento a Lugo».

Rio è troppo vicina, ma Tokyo 2020 non è poi così lontana. Alessandra avrà 21 anni. Sperare non costa nulla.

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