Addio a Marco Pellegrini, una vita dedicata al rugby friulano

UDINE. L’ultimo sorriso glielo hanno regalato una settimana fa i suoi “ragazzi” vincendo in casa la prima di campionato contro Firenze. Con quell’ultima gioia nel cuore se n’è andato, domenica notte,...

UDINE. L’ultimo sorriso glielo hanno regalato una settimana fa i suoi “ragazzi” vincendo in casa la prima di campionato contro Firenze. Con quell’ultima gioia nel cuore se n’è andato, domenica notte, Marco Pellegrini, 72 anni compiuti lo scorso 28 agosto, dopo tre mesi di malattia che lo avevano costretto a un lungo ricovero al Santa Maria della Misericordia. Per lui il rugby era più che una passione, e la Rugby Udine quasi una fede, da quando agli inizi degli anni Sessanta aveva indossato per la prima volta la maglia bianconera in serie A. Originario di Caorle, Pellegrini ha lavorato fino alla pensione, una dozzina di anni fa, all’agenzia 3 della Banca del Friuli, in viale Leopardi. Il lavoro, la famiglia (la moglie Carol e la figlia Sandra) e il rugby sono stati i cardini della vita di Marco Pellegrini, storico segretario della società, che dopo aver lasciato il campo di gioco ha allenato per oltre 20 anni i bianconeri diventando anche selezionatore del Triveneto con cui ha vinto un’edizione del trofeo delle Regioni. Vicepresidente vicario della Rugby Udine, è stato sempre vicino alla squadra, giovane tra i giovani nonostante la differenza di età con giocatori che avrebbero potuto essere suoi nipoti. Era sempre presente al Rugby stadium per incitare i suoi “ragazzi” gridando «Cuore, Udine, cuore». E così lo ricorderanno tutti. L’ultimo saluto giovedì alle 12 nella chiesa del Carmine, in via Aquileia, dove si svolgeranno i funerali.(r.c.)

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