La Nazionale restituisce all'Udinese un Lasagna con il mal di gol
UDINE. A un certo punto la sagoma di Ethan Horvath, il portiere degli Stati Uniti, gli sarà sembrata ingombrante come l’Uomo Roccia dei Fantastici 4. Invalicabile. Kevin Lasagna, vestito d’azzurro, si è divorato almeno tre occasioni da rete l’altra sera in Belgio, nel corso di un’amichevole che avrebbe potuto davvero lanciarlo in orbita, davanti a oltre 5 milioni di telespettatori e nelle gerarchie del commissario tecnico, considerando che la Nazionale di Mancini ha una fame paragonabile a quella dell’Udinese in fatto di bomber.
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Invece l’Italia ha restituito al Friuli un Lasagna affetto dal mal di gol, una “patologia calcistica” che sta tormentando l’attaccante di Portiolo da un ben po’ di tempo e che si intreccia in modo inestricabile con le difficoltà in classifica dei bianconeri. Non il massimo per una squadra in un momento no, che deve assolutamente fare punti nelle prossime tappe del campionato, a cominciare da sabato pomeriggio, quando al Friuli arriverà la Roma.
Insomma, Nicola riabbraccia volentieri il suo centravanti, reduce dell’impegno part time con il Portogallo e da 87 minuti da titolare contro gli Usa, fino a quando non è entrato Politano che – ironia della sorte – ha realizzato nel recupero il gol della vittoria azzurra.
Visti questi presupposti, il nuovo tecnico bianconero dovrà lavorare anche sotto il profilo psicologico con Lasagna. In soldoni, non soltanto delle lezioni tattiche per il numero 15 dell’Udinese, soprattutto in rapporto al possibile (probabilissimo) impiego in coppia con Pussetto contro la Roma, ma anche delle “pillole” di saggezza per permettere all’attaccante di deprimersi a causa di un digiuno che dura dalla partita di Marassi, contro il Genoa, quando Lasagna segnò la rete del momentaneo 1-1. Era il 28 ottobre, tre partite fa, ripercorrendo gli appuntamenti del calendario dell’Udinese.
L’altro gol stagionale lo firmò a settembre, nella trasferta di Verona, quando la squadra allora affidata a Velazquez piazzò il colpaccio in casa del Chievo. Poco, troppo poco per un centravanti titolare.
Eppure Lasagna aveva cominciato la stagione con il piede giusto, segnando a raffica durante il precampionato, tanto da far sperare in un torneo di nuovo in doppia cifra, come era successo la scorsa stagione. Con l’arrivo degli impegni ufficiali il “blocco”.
E non si può dire che l’attaccante mantovano non abbia avuto le sue brave occasioni da rete nelle prime dodici giornate di campionato. Analizzando le giocate in archivio, sono almeno dieci le palle-gol gettate al vento, addirittura due nell’ultima uscita, quella di Empoli, quella che ha portato all’aggancio degli avversari al terzultimo posto ed è costata la panchina a Velazquez. Ne avesse trasformate la metà adesso avrebbe gli stessi gol di Cristiano Ronaldo, lui sarebbe un bomber e l’Udinese avrebbe ben 16 punti.
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