Udinese, che bella trasferta: così hai dimostrato di essere una squadra vera
Dopo la caduta all’esordio contro il Verona, la squadra di Runjaic mostra fisicità, compattezza e carattere a San Siro, trascinata da Solet e Buksa e sostenuta dai tifosi

E adesso? Qual è la vera Udinese? Quella che si fa infiocchettare dal Verona dopo una partita spuntata e piena di errori tecnici o quella (magnifica) di ieri sera a San Siro? Beh, la squadra di Runjaic resta senza una seconda punta, magari Zaniolo farebbe comodo anche se l’uomo mercato Nani ha buttato benzina sul fuoco, ma ora ha un esterno affidabile come Zanoli e una punta come Buksa. Ma, soprattutto, nel palcoscenico più bello, l’Udinese ha dimostrato di essere squadra vera.
E, concedetecelo, anche Runjaic, criticato in settimana non foss’altro per i ritmi blandi della squadra squadra all’esordio, è salito in poppa di una squadra gagliarda e che ha innanzi tutto dimostrato due cose.
La prima, non banale. La fisicità che tutti gli riconoscono può essere abbinata all’efficacia. L’Inter, squadra di colossi se ce n’è una, ha fatto una gran fatica contro i centimetri e i kg dei bianconeri. Uno come Solet, in alcuni frangenti provvidenziale come Kristensen, è stato insuperabile nella ripresa. E poi, Atta a parte ma che fosse forte lo si sapeva, l’altro di pregio: la resilienza e la compattezza nelle difficoltà. Va bene, a San Siro le motivazioni vengono a tutti, ma non ha mai mollato l’Udinese sostenuta da splendidi tifosi. Che bella trasferta, forse insperata, che si sono fatti.
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