Udinese troppo spuntata: solo 1-1 nel primo test stagionale

Runjaic schiera i suoi col 4-3-3 ma le punte non tirano mai. Finisce con un gol per parte la prima amichevole con l’Opatija squadra di serie B croata. In gol Atta

Stefano Martorano
Atta è andato in gol per l'Udinese
Atta è andato in gol per l'Udinese

Hai voglia a schierare il tridente nel sorprendente 4-3-3 varato alla prima uscita stagionale, se poi le prime punte cercano la manovra più della porta, finendo la partita senza neanche un’occasione degna di nota. Eccolo qui il leitmotiv dell’inatteso pareggio per 1-1 dell’Udinese con i croati di serie B dell’Opatija, risultato che sarebbe un errore far passare in cavalleria con l’alibi dei muscoli pesanti o quant’altro, perché una squadra di Serie A potrà anche non avere ritmo nelle gambe dopo due settimane dal via, ma un minimo d’imprevedibilità deve mettercela sempre contro uno sparring partner inferiore a lei di diverse spanne.

A inizio preparazione il cartello dei lavori in corso va concesso a tutti, mister Kosta in primis, e si deve pure fare la tara alle pesanti assenze di Florian Thauvin e Keinan Davis che entreranno nel vivo a breve, ma al di là di tutto è emersa l’evidente assenza di un Lorenzo Lucca al centro dell’attacco. Un centravanti che cerchi e dia profondità, e sul quale appoggiarsi anche con la manovra elaborata sulla trequarti, serve eccome e il messaggio sarà sicuramente arrivato nella sala dei bottoni bianconera, là dove chi di dovere avrà sicuramente preso nota del netto ritardo di un improponibile Damian Pizarro e delle caratteristiche da esplorare di un Vakoun Bayo che sembra leggerino e non troppo rapido. I due attaccanti hanno giocato un tempo per uno nel ruolo che fu di Lucca, ma hanno giocato troppo spalle alla porta, preoccupati molto più di giocare in appoggio piuttosto che liberarsi per andare al tiro, con la complicità dei compagni che li hanno cercati poco e male.

Sono considerazioni che rimandano anche alle scelte tattiche di un Runjaic che ha chiesto a Iker Bravo e Brenner di farsi trovare tra le linee, ai fianchi di Pizarro nel primo tempo, tenendo invece più larghi Simone Pafunfi e Jurgen Ekkelenkamp nella ripresa, con Bayo al centro. Un Runjaic che nel 4-3-3 un po’ spurio proposto ieri ha chiesto palleggio e possesso più che movimenti, forse tenendo conto delle ridotte capacità aerobiche dei suoi.

Oltre al modulo, in cerca di conferme per il futuro, il 18 luglio di nuovo si è visto anche l’ultimo arrivato, il classe 2008 francese Abdoulaye Camara che da mezzala ha fatto già capire di avere stoffa e prospettive, così come ha confermato nella ripresa David Pejicic. Un capitolo a parte andrà riservato ad Arthur Atta che ha giocato da regista a tutto campo e che con un suo inserimento aveva illuso a una facile goeada trovando il gol gol dell’immediato vantaggio, bene imbeccato da Brenner. Da rivedere, invece, la frittata della difesa sul pareggio di Stojanovic. Insomma, c’è da lavorare, e non poco. 

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