Udinese, Runjaic rimane fiducioso: «Davanti arriveranno ancora due o tre giocatori»
Il tecnico dopo aver battuto la Carrarese in Coppa Italia aspetta altri innesti. «Atta non può essere il sostituto di Thauvin, sono giocatori diversi»

«Arriverà ancora qualcuno. Arriveranno ancora due o tre giocatori in avanti, questo è certo, e noi siamo pronti ad accoglierli. Lasciamoci sorprendere». Kosta Runjaic non si era mai sbilanciato fino a questo punto parlando di mercato a cospetto dei giornalisti, ma se lo ha fatto lunedì sera, subito dopo aver centrato la missione Coppa Italia, è perché non ha avuto remore nel condividere una necessità evidente a tutti; l’Udinese, infatti, non è ancora una squadra completa e non può essere certo definita così come si è presentata contro la Carrarese.
Anzi, a precisa domanda sulla coppia d’attacco composta da Keinan Davis e Iker Bravo, il tecnico ha risposto in modo inequivocabile, specialmente sullo spagnolo: «Bravo sta migliorando, ha segnato in amichevole e segna molto anche in allenamento, ma ora non posso dirvi se giocherà sempre titolare». È stata la conferma che nel ruolo di punta d’appoggio mister Kosta si aspetta un calibro diverso che alla fine potrebbe essere proprio Cheddira bloccato ora dal Napoli.
A proposito di blocchi, contro la Carrarese la “sua” Udinese ha dimostrato di essere ancora con i piedi sui blocchi di partenza, giocando decisamente sotto ritmo fino al punto di far partita pari nel primo tempo con un’avversaria di Serie B. «Non è stata una serata semplice – ha ammesso il tecnico quando era gà notte in sala stampa – e la Carrarese mi è piaciuta per come ha giocato, senza snaturarsi. Era chiaro che avremmo avuto più possesso palla e che si sarebbero difesi bassi, ma penso sia normale non essere al 100% a inizio stagione. È la conseguenza di una preparazione fatta seriamente visto che ci siamo allenati molto anche la scorsa settimana. Dobbiamo prepararci per tutta la stagione e quindi siamo all’interno di un processo che durerà ancora. Raggiungeremo la forma ottimale dopo sette, otto partite».
Poi la disamina è virata sui singoli, con le prime parole al miele per Atta, subito sgravato dalla responsabilità di essere l’erede di Thauvin: «Atta non può essere il sostituto di Thauvin, sono giocatori diversi. Arthur ha qualità in possesso, è duttile, ci ha dato buoni feedback e ci può dare molto, ma bisogna sostenerlo nella sua evoluzione. Ha mostrato qualità, è forte con a palla tra i piedi e nell’uno contro uno, ma deve anche avere la giusta libertà. Mi aspetto che continui a migliorare».
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