Mercato Udinese, doppio blocco sugli attaccanti: per Cheddira e Buksa serve più tempo

Accordo sul marocchino, ma il Napoli dopo l’infortunio a Lukaku non lo mollerà subito. Il polacco può restare in Danimarca fino al 28 agosto per il play-off di Europa League

Stefano Martorano
Arthur Atta abbraccia Iker Bravo: i due sono andati in gol contro la Carrarese nell’esordio stagionale in Coppa Italia FOTO PETRUSSI
Arthur Atta abbraccia Iker Bravo: i due sono andati in gol contro la Carrarese nell’esordio stagionale in Coppa Italia FOTO PETRUSSI

È scattato il semaforo rosso per Walid Cheddira e Adam Buksa. Sono loro i due attaccanti promessi dalla società a Kosta Runjaic, il tecnico tedesco che non vede l’ora di metterli nel motore, ma che al momento si trova invece costretto a fare i conti con le esigenze degli altri, non proprio il massimo a sei giorni dall'esordio in campionato di lunedì ai Rizzi col Verona. Nel caso specifico, sono le esigenze del Napoli e del Midtjylland, le due società che per motivi opposti hanno congelato il trasferimento dei loro attaccanti, ormai promessi bianconeri.

Ce n’è abbastanza per un doveroso approfondimento, partendo proprio da quel Walid Cheddira che lunedì avrebbe dovuto sostenere le visite mediche a Villa Stuart, segnale inequivocabile dell’accordo trovato col Napoli sulla base di un prestito oneroso a 500mila euro e di un’opzione di acquisto già definita per il 2026 a 3,5 milioni. L’affare non salterà, ma intanto il trasferimento in Friuli di Cheddira è stato fermato da Antonio Conte, rimasto senza prime punte di scorta dopo il grave infortunio occorso a Romelu Lukaku, il belga che ne avrà per qualche mese a causa della lesione al retto femorale.

Non che il 27enne marocchino destinato all'Udinese sia un’alternativa concreta per il tecnico che lo scorso anno utilizzò Cheddira solo 11 minuti, tutti alla prima giornata a Verona, ma è evidente che il Napoli non potrà presentarsi sabato all’esordio in campionato di Reggio Emilia col Sassuolo col solo Lorenzo Lucca. Ecco perché Cheddira arriverà a Udine solo quando il Napoli avrà recuperato il sostituto di Lukaku in una ricerca che potrebbe protrarsi anche fino alla chiusura del mercato del 1º settembre.

Nell’attesa, a Udine potrebbe arrivare prima Buksa, il 29enne polacco che Gino Pozzo ha promesso a mister Kosta, ma che il Midtjylland ha chiesto di trattenere fino alla sera di giovedì prossimo 28 agosto, quando la società danese giocherà il ritorno del play-off di Europa League. È una richiesta che, se accettata, potrebbe portare allo sconto sull’operazione da 5 milioni già definita, anche se dalla Danimarca è filtrata la notizia di un affare non portato a termine per un milione, quello che ballerebbe tra domanda e offerta. Pozzo è orientato a chiudere alle sue condizioni e a lasciare Buksa ancora una settimana ai danesi, bissando l’esatta operazione andata in porto per “Kuba” Piotrowski, lasciato al Ludogorets fino all’indomani del penultimo preliminare di Champions superato dai bulgari.

Per due operazioni frenate ce ne sono altre due che martedì hanno invece subito una leggera accelerazione. La prima riguarda Alessandro Zanoli, l’esterno 24enne del Napoli “mollato” dal Bologna che si è buttato su Nadim Zortea. Martedì sui social Zanoli è stato praticamente “dato” all’Udinese, ma in realtà sull'esterno che il Napoli vuole vendere a titolo definitivo si sono tuffate Fiorentina e Roma, aumentando così la concorrenza per il giocatore valutato 5 milioni, e non uno di più, da Gino Pozzo.

L’altra operazione che ha preso quota è il possibile passaggio di Simone Pafundi alla Sampdoria. Vero, ma a mancare è ancora il punto d’incontro tra il giocatore e l'Udinese, ancora divisi sui termini del rinnovo contrattuale. 

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