Udinese, si riparte da tre: Runjaic rilancia con Kristensen, Solet e Davis

Dopo l’impresa di San Siro, i bianconeri trovano certezze nella difesa granitica e nel centravanti inglese, premiato “man of the match”. Atta show e nuovi equilibri in vista della sfida col Pisa

Pietro Oleotto / Udine

 

L’investitura arriva da più parti. L’Udinese ricomincia da tre, come quel vecchio film comico capace di vincere Nastri d’argento e David di Donatello. La squadra di Kosta Runjaic riparte dai punti conquistati con merito a San Siro in casa dell’Inter, muovendo una classifica che avrebbe potuto essere avara in caso di flop, dopo il mezzo passo falso all’esordio contro il Verona – con quel pareggio regalato da Ehizibue che grida ancora vendetta – e con all’orizzonte un’altra trasferta, quella nella tana della neopromossa Pisa, domenica 15 settembre alla ripresa del campionato dopo la sosta riservata alle nazionali.

Ricomincia da tre, ma anche da quei tre, Thomas Kristensen, Oumar Solet e Keinan Davis che hanno dato sostanza alla prestazione bianconera, esaltata dalla giocata tutta classe di Arthur Atta, autore di un gran bel gol. Il centravanti inglese è stato premiato a fine gara con il trofeo del Man of the match, capace di concretizzare le impressioni dell’intero Meazza che ha rivisto dei lampi del “vecchio” Lukaku. Un’azione su tutte, quella della ripresa, quando ha difeso un pallone nella propria metà campo, si è girato e di potenza ha puntato l’area dell’Inter, arrivando fino al limite,da dove ha fatto partire, lui che è un mancino puro, un destro che è andato a mezzo metro scarso dall’incrocio alla sinistra di Sommer. Nel silenzio di San Siro.

Insomma, se Davis sarà questo l’Udinese avrà risolto il problema della successione di Lucca, considerando che adesso Runjaic potrà amministrare l’inglese con i minuti che potrà dare il polacco Adam Buksa e anche il giovane Idrissa Gueye. Perché il destino di Keinan è legato indissolubilmente alla salute, alla buona sorte che dovrà tenerlo lontano da quegli infortuni che l’hanno tormentato durante le sue due prime stagioni italiane. Si dice che adesso lo staff tecnico abbia capito come allenare e amministrare Davis. Non resta che incrociare le dita, anche perché il numero 9 bianconero se lo merita per lo spirito da guerriero che mette in campo.

Da lui piccole e grandi cose che sono state registrate anche dalle statistiche di Whoscored, il portale sul calcio che l’ha inserito nella squadra della settimana, l’undici dei migliori ruolo per ruolo che è stato postato trionfalmente anche da Solet sul proprio profilo Instagram per celebrare la vittoria di San Siro. Sul quel campetto, infatti, c’è anche il francese. E non è il solo bianconero della linea difensiva, visto che al fianco di una ideale retroguardia “a 4” c’è pure Kristensen.

Ai due alla fine anche un ulteriore premio, un attestato di stima da parte dell’allenatore avversario, quel Chivu che a bocce ferme, nella notte di San Siro, ha dato merito alla prestazione della difesa dell’Udinese. «Solet e Kristensen hanno fatto nella loro area un grande lavoro», ha dichiarato il tecnico dell’Inter, uno che da giocatore l’arte della difensore la conosceva benissimo.

Su queste basi mister Kosta potrà lavorare per completare il reparto, un reparto “a 3” che a destra vedrà duellare il baby Matteo Palma, l’azzurrino Nicolò Bertola e il georgiano Saba Goglichidze.

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