Udinese, dieci partite in cinquanta giorni: il tour de force che può cambiare la stagione
Dalla sfida con il Bologna fino alla gara del 10 gennaio, passando per la Coppa Italia con la Juventus: l’Udinese si prepara a nove match di campionato più il turno secco di coppa in appena cinquanta giorni

Dieci partite in cinquanta giorni. Ecco cosa attende l’Udinese alla ripresa del campionato dopo la sosta. Un tour del force impegnativo, senza respiro che metterà a dura prova la tempra fisica e mentale dei bianconeri. Dieci partite, compreso il turno di Coppa Italia del 2 dicembre a Torino contro la Juventus, che comincerà sabato 22 alle 15 in casa contro il Bologna e si chiuderà sabato 10 gennaio alle 15 sempre allo Stadio Friuli-Bluenergy Stadium.
Calendario
Cinque le partite che l’Udinese giocherà in casa in campionato e quattro quelle in trasferta. Difficile dire se sia un bene o un male anche perché il cammino dei bianconeri sin qui è stato molto equilibrato. All’inizio sono andati meglio lontano dal Friuli (subito due vittorie con Inter e Pisa), ultimamente hanno cambiato marcia davanti al pubblico amico grazie ai successi su Lecce e Atalanta.
Quelli di Parma, Fiorentina, Como e Torino non sono campi semplici e saranno avversari tosti anche quelli che arriveranno sotto l’arco dei Rizzi a cominciare da quel Bologna che sta cominciando a pensare in grande dopo i recenti risultati e i soli tre punti che lo separano dalla prima della classe. Genoa, Napoli, Lazio e Pisa sono le altre squadre che arriveranno a Udine tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026. Certo, per mettersi al sicuro sarebbe importante fare bottino pieno con il Grifone e i toscani in quella che sarà la prima gara del girone di ritorno, ma sarebbe bello e prestigioso ottenere qualche altro scalpo nobile dopo quello dell’Atalanta.
Dodici mesi fa
Lo scorso anno nelle otto partite che l’Udinese disputò dal 25 novembre (trasferta a Empoli) a quello dell’11 gennaio (a domicilio con l’Atalanta) Runjaic conquistò dieci punti. Era quella la parentesi in cui la squadra del tecnico tedesco faceva fatica a vincere in casa, ma poneva rimedio al rendimento interno con quello esterno. Dopo aver perso in casa con il Genoa, l’Udinese reagì andando a vincere con un pizzico di fortuna a Monza, dopo essere stata messa sotto dal Napoli, fu capace di andare a sbancare Firenze. E anche nelle due altre trasferte (Empoli e Verona) tornò a casa con qualcosa. Perse solo in Coppa Italia (il 19 dicembre) in un incontro proibitivo con l’Inter .
Il bottino che serve
Detto che quest’anno le partite saranno nove, quanti punti in questo arco di tempo potrebbero essere considerati un bottino soddisfacente? Domanda da un milione di dollari. Evitando accuratamente le tabelle (portano male) diciamo che, considerando anche lo spessore degli avversari, per restare nella colonna sinistra della classifica sarebbe bene farne tra i dodici e i quattordici. A una condizione: che Runjaic possa avere a disposizione il miglior Davis. Con lui è una Udinese, senza di lui un’altra.
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