L’Udinese sceglie Buksa e Zaniolo: contro la Roma Davis parte dalla panchina
A centrocampo ancora Ekkelenkamp, Piotrowski fuori. In difesa c’è Bertola con Kabasele e Solet

L’Udinese guarderà dritta in faccia la Roma, a partire dalle 18 di domenica all’Olimpico – annunciato sold out – e lo farà anche con gli occhi di Nicolò Zaniolo e Adam Buksa. Così ha scelto ieri Kosta Runjaic al termine dell’ultimo allenamento, quando è stata presa la decisione definitiva sul tandem offensivo da varare contro i giallorossi.
I dubbi sono stati sciolti di concerto con lo staff che ha promosso a pieni voti la candidatura del “maratoneta” Adam Buksa, centravanti polacco che anche venerdì ha convinto in coppia con Zaniolo. Il tutto, con buona pace di un Keinan Davis poi subentrato nelle rotazioni in allenamento, dove è andato anche in gol, a conferma che il problema muscolare al flessore della gamba destra rimediato a Torino con la Juventus è ormai un ricordo superato, come lo spavento preso.
Valeva la pena partire volutamente dall’attacco e non a caso, perché a ben vedere l’unico grande dubbio di formazione rimasto fino a venerdì al tecnico bianconero era proprio in questo reparto. Negli altri, infatti, mister Kosta aveva già deciso, giocando praticamente a carte scoperte con la squadra come forse mai accaduto prima d’ora, riproponendo quindi al gruppo l'intenzione di ripartire con lo stesso undici varato al via contro l’Atalanta.
Vero che la competitività resta un fulcro nodale agli occhi del tecnico, ma nell’attesa di capire se la nuova strategia comunicativa adottata con il gruppo è stata figlia di una contingenza, oppure di una nuova frontiera finalizzata a una richiesta anticipata di assunzione alle proprie responsabilità, bisogna prendere atto che Runjaic ha praticamente istruito ogni singolo titolare negli ultimi giorni.
Spazio quindi a Maduka Okoye tra i pali e Nicolò Bertola, Christian Kabasele e Oumar Solet in difesa, nel reparto che il tecnico vorrebbe sempre toccare il meno possibile, salvo ovviamente infortuni di ordine muscolare, come quello che ha interessato un mese fa Thomas Kristensen – annunciato al rientro dopo la sosta – oppure di ordine tecnico. E qui bisogna rimarcare che dopo Matteo Palma, accantonato dopo il Sassuolo, è toccato a Saba Goglichidze pagare dazio con la panchina agli errori con la Juventus. E passi pure la pretattica palesata venerdì in conferenza da un Runjaic dettosi possibilista sul rilancio da titolare di Palma, a cui il mister ha voluto tenere alto morale e considerazione, facendo capire a tutti di averlo ormai rimesso al centro delle scelte.
Gli occhi fissi sulla Roma, da guardare con la “faccia della tigre”, saranno anche quelli dei confermati Alessandro Zanoli e Hassane Kamara, esterni in una mediana “a 5” in cui Runjaic si affiderà ancora a Jurgen Ekkelenkamp, Jesper Karlstrom e Arthur Atta, confermando quindi le gerarchie ben delineate, col solo Jakub Piotrowski vicino a metterle in discussione, visto che resta il primo cambio per Ekkelenkamp. Non lo faranno invece Lennon Miller, rimasto acciaccato in allenamento, e Sandi Lovric, rilanciatosi solo su Instagram: «Ogni giorno si lavora in silenzio, con rispetto e con la stessa voglia di sempre. La maglia dell’Udinese non si indossa, si sente. Io sono qui».
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