A Roma con Buksa: l’Udinese punta sul centravanti maratoneta
Il polacco dovrebbe affiancare Zaniolo in attacco. Contro l’Atalanta ha corso più di 11 chilometri. Davis recuperato, è pronto a subentrare nella ripresa

Ultimamente ha trovato sempre più spazio. La sua forma è cresciuta e, neppure due settimane fa, ha segnato il suo primo gol in A. Negli ultimi giorni, a differenza di Keinan Davis, si è allenato sempre col gruppo. Sono già tanti gli indizi che portano dritti a una strada: domenica a Roma, al fianco di Nicolò Zaniolo, dovrebbe giocare ancora Adam Buksa. È il polacco il calciatore destinato a completare il duo offensivo dell’Udinese all’Olimpico. Per il 29enne di Cracovia sarebbe la seconda partita di fila dal via, un ruolo ricoperto per la prima volta in Serie A pochi giorni fa con l’Atalanta.
Nell’occasione il centravanti si era messo in evidenza per disponibilità al sacrificio e movimento: 11,389 i chilometri percorsi coi nerazzurri, un dato che spicca nel match report della sfida dei Rizzi. Solo Atta (12,438 km) e Karlstrom (12,123 km) si erano mossi più di lui. In una sfida che, visto il gioco della squadra di Gasperini, si annuncia fisicamente impegnativa, Runjaic dovrebbe dunque affidarsi al suo “maratoneta”, con Davis pronto a dire la sua gara iniziata, quando la sua tecnica può fare la differenza.
Buksa è affidabile, mister Kosta lo sa benissimo avendolo lanciato da giovane al Pogon Stettino. E proprio il tecnico della Zebretta, la scorsa estate, ha indicato il polacco come elemento da ingaggiare. Detto, fatto, con il centravanti della Polonia che ha dimostrato di adattarsi subito al nuovo ambiente. Una qualità, questa, di cui il giocatore dell’Udinese non difetta, se si pensa che la Serie A è il sesto massimo campionato che frequenta in carriera. L’attaccante ha dapprima militato al livello top in Polonia, negli Stati Uniti (col New England), Turchia (Antalyaspor), Francia (Lens) e Danimarca (Midtjylland): una carrellata di stati che ha anche prodotto un’ottima conoscenza delle lingue straniere.
A oggi Buksa parla polacco, inglese, tedesco, francese e italiano: cinque idiomi, con quello “nostro” imparato quando militava nella Primavera del Novara tra il 2013 e il 2014. Non a caso in alcuni articoli apparsi nei media polacchi il cracoviano viene definito piłkarski obieżyświat, letteralmente tradotto “un giramondo del calcio”, anche se più efficacemente si può interpretare con “calciatore giramondo”.
Buksa è intanto arrivato in Friuli per proseguire il suo percorso di crescita: unitosi alla Zebretta verso la conclusione del mercato estivo, dopo un fastidioso infortunio al naso il nazionale polacco ha trovato sempre più spazio. Negli ultimi venti giorni ha giocato 28 minuti con la Cremonese, 45 col Lecce (con il gol del momentaneo 3-1), 52 con la Juventus e 86 con l’Atalanta. Un continuo progresso per un attaccante che, a proposito di versatilità, ha dimostrato di sapere cambiare più volte stile di gioco in carriera.
Come sottolinea Mateusz Janiak di “Przegląd Sportowy”, con il Pogon pressava molto e aiutava la squadra nella manovra, con il New England diventò un tipico finalizzatore, con l’Antalyaspor lavorava nuovamente fuori dall’area di rigore. Un vero jolly, insomma, che a Roma come “corridore” può liberare spazi a Zaniolo, desideroso di fare un figurone con la sua ex squadra.
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