L’Udinese ospita il Bologna: davanti ballottaggio Buksa-Davis

Dopo Lecce e Atalanta, l’Udinese col Bologna cerca la terza vittoria di fila in casa. Si alza il coefficiente di difficoltà

Massimo Meroi
Arthur Atta è sicuramente uno dei gioielli dell’Udinese
Arthur Atta è sicuramente uno dei gioielli dell’Udinese

Non c’è due senza tre. L’Udinese spera di mantenere fede al famoso detto per riuscire a superare il Bologna e centrare la terza vittoria consecutiva in casa. Dopo che avevano atteso quasi otto mesi per vedere la propria squadra vincere davanti ai propri occhi, i tifosi bianconeri hanno fatto la bocca buona e alle vittorie con Lecce e Atalanta vorrebbero che Karlstrom e compagni aggiungessero il tris con il Bologna.

Classifica alla mano si alza il coefficiente di difficoltà: gli emiliani sono la quinta forza del campionato, sono ad appena tre lunghezze dalla capolista Inter e avrebbe potuto anche esserle più vicino o addirittura avanti se nei minuti di recupero non avesse perso quattro punti tra Lecce e Firenze.

Corpo a corpo

Kosta Runjaic è sempre abbastanza scontato e schematico nelle sue dichiarazioni, ma alla vigilia una grande verità ieri l’ha detta: «Il Bologna è forse la squadra più in forma del campionato». Sono otto i risultati utili consecutivi inanellati dalla squadra di Vincenzo Italiano (cinque vittorie e tre pareggi): l’ultima sconfitta risale a più di due mesi fa (14 settembre 1-0 a San Siro contro il Milan). La vittoria della Coppa Italia dello scorso maggio all’Olimpico proprio contro il Diavolo ha regalato grande autostima e consapevolezza dei propri mezzi alla squadra di Vincenzo Italiano, uno degli allenatori che più incidono in Serie A nel gioco delle proprie squadre.

E nonostante qualche assenza (Skorupski, Holm Freuler, Cambiaghi, Rowe e Immobile) i rossoblù oggi sono da considerarsi superiori all’Atalanta. La Dea di Juric non era aggressiva come il Bologna, la squadra italiana che pressa più alto di tutte andando a cercare i corpo a corpo in tutte le zone del campo obbligandoti a cercare spesso le punte con la palla lunga. In questo senso per l’Udinese sarebbe fondamentale la presenza dal primo minuto di Davis, capace di tenere palla e far salire la squadra molto più di Buksa.

Scelte

Quello tra l’inglese e il polacco sembra essere l’unico dubbio di Kosta Runjaic («devo decidere se partire come a Roma o meno). Avanti, quindi, con l’ormai “classico” 3-5-2 e i soliti interpreti: nelle gerarchie della difesa Bertola ha superato Goglichidze, nel ruolo di mezzala destra Runjaic preferisce Ekkelenkamp ai vari Piotrowski, Lovric e Zarraga, mentre sulle corsie esterne Zanoli e Kamara ormai non si toccano.

In una partita che si preannuncia molto dispendiosa, saranno fondamentali le cinque sostituzioni: Runjaic, proprio complici gli infortuni del Bologna, ha un ventaglio di soluzioni maggiori, l’augurio è che sappia sfruttarle. C’è infine la curiosità di capire se, grazie alla sosta, il minutaggio di Zaniolo è aumentato o se l’ex romanista è ancora una pedina dalla sostituzione scontata. Di solito i più bravi dovrebbero stare in campo dall’inizio alla fine. 

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