L’Udinese ospita il Bologna: davanti ballottaggio Buksa-Davis
Dopo Lecce e Atalanta, l’Udinese col Bologna cerca la terza vittoria di fila in casa. Si alza il coefficiente di difficoltà

Non c’è due senza tre. L’Udinese spera di mantenere fede al famoso detto per riuscire a superare il Bologna e centrare la terza vittoria consecutiva in casa. Dopo che avevano atteso quasi otto mesi per vedere la propria squadra vincere davanti ai propri occhi, i tifosi bianconeri hanno fatto la bocca buona e alle vittorie con Lecce e Atalanta vorrebbero che Karlstrom e compagni aggiungessero il tris con il Bologna.
Classifica alla mano si alza il coefficiente di difficoltà: gli emiliani sono la quinta forza del campionato, sono ad appena tre lunghezze dalla capolista Inter e avrebbe potuto anche esserle più vicino o addirittura avanti se nei minuti di recupero non avesse perso quattro punti tra Lecce e Firenze.
Corpo a corpo
Kosta Runjaic è sempre abbastanza scontato e schematico nelle sue dichiarazioni, ma alla vigilia una grande verità ieri l’ha detta: «Il Bologna è forse la squadra più in forma del campionato». Sono otto i risultati utili consecutivi inanellati dalla squadra di Vincenzo Italiano (cinque vittorie e tre pareggi): l’ultima sconfitta risale a più di due mesi fa (14 settembre 1-0 a San Siro contro il Milan). La vittoria della Coppa Italia dello scorso maggio all’Olimpico proprio contro il Diavolo ha regalato grande autostima e consapevolezza dei propri mezzi alla squadra di Vincenzo Italiano, uno degli allenatori che più incidono in Serie A nel gioco delle proprie squadre.
E nonostante qualche assenza (Skorupski, Holm Freuler, Cambiaghi, Rowe e Immobile) i rossoblù oggi sono da considerarsi superiori all’Atalanta. La Dea di Juric non era aggressiva come il Bologna, la squadra italiana che pressa più alto di tutte andando a cercare i corpo a corpo in tutte le zone del campo obbligandoti a cercare spesso le punte con la palla lunga. In questo senso per l’Udinese sarebbe fondamentale la presenza dal primo minuto di Davis, capace di tenere palla e far salire la squadra molto più di Buksa.
Scelte
Quello tra l’inglese e il polacco sembra essere l’unico dubbio di Kosta Runjaic («devo decidere se partire come a Roma o meno). Avanti, quindi, con l’ormai “classico” 3-5-2 e i soliti interpreti: nelle gerarchie della difesa Bertola ha superato Goglichidze, nel ruolo di mezzala destra Runjaic preferisce Ekkelenkamp ai vari Piotrowski, Lovric e Zarraga, mentre sulle corsie esterne Zanoli e Kamara ormai non si toccano.
In una partita che si preannuncia molto dispendiosa, saranno fondamentali le cinque sostituzioni: Runjaic, proprio complici gli infortuni del Bologna, ha un ventaglio di soluzioni maggiori, l’augurio è che sappia sfruttarle. C’è infine la curiosità di capire se, grazie alla sosta, il minutaggio di Zaniolo è aumentato o se l’ex romanista è ancora una pedina dalla sostituzione scontata. Di solito i più bravi dovrebbero stare in campo dall’inizio alla fine.
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