Udine al centro d’Europa con Vicario testimonial d'eccezione: è l’unico italiano in campo
Lo Stadio Friuli si accende per la sfida tra le due squadre vincitrici di Europa League e Champions League. L’unico italiano in campo sarà il portiere friulano Guglielmo Vicario, possibile capitano degli Spurs

Udine al centro dell’Europa, non solo geografica, per una notte anche calcistica. Alle 21 lo Stadio Friuli, uno dei (pochi) gioielli impiantistici d’Italia, ospiterà il primo trofeo della stagione 2025/2026, la Supercoppa Europea. Si sfideranno Tottenham, che a Bilbao ha vinto in maggio l’Europa League contro lo United e il Paris Saint Germain, che ha battuto fragorosamente a Monaco di Baviera l’Inter.
Calcio inglese contro calcio francese, entrambi addizionati di dollaroni da Premier o da sceicchi. Una goduria. L’Italia. stavolta sarà assente. Un anno fa tocco all’Atalanta dei miracoli, regina di Europa League con Lookman, ora sull’Aventino, provare a toccare il sole del Real Madrid. Restò scottata.
Ora in campo di Italia ci sarà solo giocatore perchè Destiny Udogie, il rampante terzino sinistro della Nazionale, un trottolino sbocciato proprio a Udine, non ci sarà, come ha annunciato il nuovo allenatore degli Spurs Taylor Frank, perché sta recuperando da un infortunio. Mentre dall’altra parte mancherà il portierone Gigio Donnarumma, il miglior giocatore italiano, il capitano della Nazionale, lasciato a casa dal Psg per le note beghe contrattuali.
E allora, l’unica bandiera italiana in campo sarà quella dell’estremo difensore del Tottenham Guglielmo Vicario, che potrebbe anche giocare con la fascia di capitano al braccio.
La sua è una storia nella storia. È di Udine, ha 28 anni, dieci anni fa era finito in Serie D al Venezia, ha fatto gavetta, ce lha fatta, ha vinto. E ieri dal club milionario (farà la Champions, è proprietario nel nord di Londra di uno degli stadi più tecnologici e moderni del mondo) è stato mandato a parlare in conferenza stampa assieme all’altro leader, l’esperto difensore gallese, Ben Davies. Oggi avrà davanti il terribile trio Doué, Dembélé, Kvaratskhelia, oltre a un sacco di argenteria varia. «Sarà un giorno molto importante per la mia carriera – spiega Guglielmo –. Sono di Udine, qui ci giochiamo un trofeo importante e vogliamo portarcelo a casa».
Il portiere ex Udinese, Venezia ed Empoli, per citare alcune delle squadre della gavetta, davvero parla da leader. «Voglio essere uno dei modelli di questo club, abbiamo vinto l’Europa League, vogliamo continuare a farlo, anche grazie al nuovo allenatore con cui mi sto trovando bene. Lui sta portando una grande energia, anche negli allenamenti. Mi chiede più costruzione del basso, io cerco di applicarmi. Siamo un bel gruppo e stiamo lavorando bene». Inevitabile il domandone: e Donnarumma? Vicario è amico di Gigio, ma sceglie la scala gerarchica. «Gigio è il mio capitano in Nazionale, ho letto che non giocherà, con lui ho un ottimo rapporto da sempre. Spero che possa trovare col club una soluzione alle controversie. Non posso che augurargli il meglio». Gli chiedono ancora di quei tre. Un giornalista georgiano di Kwara. Lui sa che stasera dovrà lavorare. Al calare delle tenebre al Friuli per la rifinitura abbiamo visto sgambettare quelli del Psg.
Si alleneranno anche da una settimana soltanto, ma tanta qualità al Friuli in un colpo solo non la si vedeva forse dal 12 maggio 1985: Udinese Napoli 2-2. In campo c’erano Zico e Maradona, che segnò con la mano. Ma questa è un’altra storia.
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