La specialità è farsi male da soli: il commento a Udinese-Bologna 0-3
I bianconeri hanno sprecato troppo nel primo tempo, poi hanno regalato le reti nella ripresa. Non convincono i cambi di Runjaic

Stranezze del calcio, nelle quali, intendiamoci, ci finisce spesso di mezzo l’Udinese. La prima, il rigore inventato su Ehizibue: allucinante. Il Var dovrebbe aiutare l’arbitro, invece al direttore di gara ha fatto solo confusione inducendolo all’errore. Ci aveva pensato Okoye a sistemare tutto, per fortuna, ma fischiare rigori così non esiste. Seconda stranezza. Atta ha dominato il primo tempo, Pobega non riusciva nemmeno ad allacciargli le scarpe. Quasi imbarazzante l’ex Pordenone contro il francese.
Poi, però, il triestino, è stato il giustiziere dei friulani. No, per carità: è l’Udinese che si è fatta male da sola. Come spesso accade. Perché nel primo tempo non ha segnato come avrebbe dovuto e poi ha iniziato la ripresa in modo arrendevole. E perché ha regalato tre gol, il primo con Solet, che non è Franco Baresi (a proposito, felici che stia meglio) e prima o poi lo capirà di evitare quei sanguinosissimi voli pindarici, e quindi con Okoye che manda alle ortiche la prodezza del rigore parato regalando il raddoppio ai bolognesi, che nel finale hanno trovato anche il terzo. Bella squadra, certo, ma battibile. I cambi di Runjaic? Come sempre piatti, senza guizzo (Zaniolo non ha ancora i 90’ nelle gambe? Pare una barzelletta) come la sua squadra che non reagisce, non tira in porta. Sempre più né carne né pesce.
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