Runjaic mischia le carte alla vigilia della gara con la Juventus e fissa le basi per fare bene
Il mister: «Sarà fondamentale avere sempre la massima concentrazione nella fase difensiva. Forse riceverò critiche per le scelte di formazione»

«Le critiche fanno parte del gioco. Forse le riceverò anche per la formazione che schiererò contro la Juventus». Kosta Runjaic mischia le carte e nello stesso tempo mette le mani avanti alla vigilia del confronto con la grande ammalata di questo campionato. Gioca d’astuzia con le parole il tecnico bianconero che come sempre introduce la sfida alla Juve con un lungo “sermone”. «La vittoria con il Lecce è stata una bella botta di energia, fare punti è sempre importante, ogni partita in Serie A è una sfida e noi abbiamo l’obbligo di confermarci di volta in volta. Sì, al gol del 3-1 ho festeggiato più del solito perché eravamo sotto pressione dopo aver dominato il primo tempo. Il calcio è uno sport semplice ma al tempo stesso complesso e forse proprio per questo è bello da vivere. Dodici punti in otto gare sono comunque un bilancio positivo».
Se l’Udinese con il Lecce si è ritrovata «sotto pressione», come conferma lo stesso Runjaic è anche per alcune scelte fatte dallo stesso tecnico, per esempio la sostituzione di Zaniolo un secondo dopo che il Lecce aveva accorciato le distanze. L’ex romanista sinora non ha mai giocato una gara intera. «Con la Cremonese aveva chiesto lui il cambio, con il Lecce forse l’ho sostituito troppo presto – confessa Runjaic –, ma quando prendo delle decisioni non lo faccio solo pensando alla singola partita ma anche in proiezione futura. Non so quando Zaniolo sarà al top della condizione, ma se guardate le nostre partite lui spende molto, ha sempre due uomini addosso».
Gli chiedono delle condizioni di Solet. «Sabato è uscito per un fastidio, ha svolto gli esami che hanno escluso lesioni. Vediamo come reagisce all’allenamento di rifinitura e poi parleremo. In queste situazioni è molto importante la sensazione del giocatore, sarà lui a decidere se giocare o meno». Poi eccolo sul declassato Lovric: «Non mi sono dimenticato di lui, si sta allenando bene, ma abbiamo tante soluzioni in quel ruolo e Karlstrom e Atta non mi sembra il caso di toglierli». Poi ecco la difesa d’ufficio di Okoye, uno che comunque le critiche sembra farsele scivolare addosso facilmente. «Ha preso un gol su punizione che forse si poteva evitare, ma ricordiamoci che quella con la Juve sarà solo la sua terza gara dopo la squalifica. Migliorerà e darà il suo solito contributo».
Archiviato il capitolo singoli, Runjaic torna sulla Juventus ferita dalle tre sconfitte di fila e con un cambio di allenatore in corso d’opera. «In una gara come quella che ci attende – spiega il tecnico bianconero –, sarà fondamentale la fase difensiva. Dovremo avere sempre la massima concentrazione e poi ovviamente giocare bene la palla quando ne entreremo in possesso». Insomma, l’ideale sarebbe ripetere la prestazione di San Siro con l’Inter cui lo stesso Runjaic fa riferimento: «Siamo riusciti a sorprendere tutti vincendo a Milano, cercheremo di riprovarci contro quella che considero una delle tre migliori squadre del nostro campionato».
Deve aver visto più di qualche partita della Juventus, compresa quella con l’Atalanta che cita più volte: «In quella occasione hanno avuto il 60% di possesso palla, in tutte le statistiche sono stati superiori, meritavano di vincere. E meritavano di più anche nell’ultima partita con la Lazio». Stasera l’Udinese godrà di un giorno in più di recupero rispetto alla Juve, mentre sabato con l’Atalanta i friulani da questo punto di vista saranno penalizzati. «In questo momento non so dire se a Torino avremo un vantaggio, però posso assicurare che per i tempi di recupero completi sono importanti anche alcune ore». —
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