Runjaic all’attacco: «Le critiche ci danno forza, l’Udinese saprà reagire a Cremona»
Il tecnico bianconero difende il lavoro del gruppo e invita i tifosi all’unità: «Siamo in media salvezza e stiamo costruendo un fortino in casa». Kabasele titolare nello schema 3-5-2 contro la Cremonese

L'Udinese lunedì riprenderà il campionato dalla trasferta delle 20.45 allo Zini di Cremona, e lo farà dopo una la lunga sosta resa amara dalla mancata vittoria sul Cagliari e dai fischi e le critiche che ne sono conseguite, accendendo i dibattiti tra tifosi. Tutti aspetti sui quali ieri è tornato un Kosta Runjiac letteralmente scatenato a parole, in sede di presentazione: “Le critiche fanno parte del calcio e noi a Cremona abbiamo l'occasione per dare la giusta risposta sul campo, e non a parole durante un'intervista. Lo faremo con l'intensità cercata durante la sosta, e sfruttando anche determinati impulsi esterni come le critiche, anche se tra noi siamo tranquilli e non ci facciamo influenzare perché non stiamo vivendo una situazione drammatica.
Al contrario, siamo in perfetta media punti per salvarci. Per questo bisogna essere obiettivi e riferirsi alle statistiche”. Statistiche che il tecnico ha chiamato in causa per rispondere anche ai fischi dei tifosi, ai quali ha ricordato cosa significhi tifare per la Zebretta: “Sono andato a vedere quante partite ha vinto in casa l'Udinese negli ultimi dieci anni e solo due volte ne ha vinte più che nella mia gestione. L'anno precedente al mio arrivo ne ha vinta una sola, la scorsa stagione sono invece arrivate sette vittorie. Capisco il dispiacere, ma altri numeri dicono che il 70% di tutte le squadre vivono momenti in cui non ottengono i risultati voluti, e il settanta è una percentuale molto alta che va accettata, se si fa parte di queste squadre.
Lo dobbiamo fare noi come staff e anche i tifosi. Se si è tifosi dell'Udinese bisogna anche saper soffrire, sapendo però che stiamo lavorando per fare del nostro stadio un fortino, quindi le critiche vanno bene, ma non vuol dire che devo essere sempre d'accordo, anche se siamo sempre aperti al dialogo con i nostri tifosi”.
Fin qui la difesa personale di mister Kosta, a cui in settimana è seguita anche quella “d'ufficio” della società con le parole rilasciate al nostro giornale dal group technical director Gianluca Nani, sulle quale è tornato Runjaic. “Sono contento che Nani abbia espresso ancora una volta al mondo esterno le sue parole. Io ho grande rispetto per la stampa con cui non sono mai entrato in conflitto e non giudico i giornalisti. Non sono un giornalista, io faccio l'allenatore e so che si giudica solo la partita e non il lavoro esterno fatto in settimana, quello in cui noi mettiamo grande impegno per far crescere i giocatori in funzione degli obiettivi”. Poi, ecco lo sguardo rivolto a Cremona, con Christian Kabasele annunciato al centro della difesa nel 3-5-2: “Il sistema di gioco non è una religione, è una struttura e penso che il 3-5-2 ci dia più stabilità rispetto alla difesa a quattro.
Chi sostituirà Kristensen? Kabasele, che è un leader e giocherà. Sono contento di averlo a disposizione contro la Cremonese che ha reso la vita difficile a tutti e ha battuto il Milan. Okoye? Deciderò all'ultimo, ma lui è il nostro titolare”.
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