Cagliari–Udinese 1-2: ora c’è un obiettivo e in campo si è visto
La voglia di fare di fare pare ritrovata, e non è un caso che i friulani abbiano ripreso a far punti. Chiudere il campionato in crescendo è un bel segnale, per il presente e per il futuro

Sarà, ma da quando sono stati posti in corsa degli obiettivi, l’Udinese, anche senza Thauvin e Lucca, ha ripreso a fare punti. Certo, il Cagliari non era il Bologna, va bene non è ancora salvo ma ampiamente in zona sicurezza, ma i bianconeri di Runjaic hanno dimostrato di avere le idee chiare sin dall’inizio della partita.
Insomma, hanno cominciato a farla la partita. Con decisione e intensità. Nulla di eccezionale, ma quanto basta per dimostrare di essere più forti degli isolani, gol di Zarraga compreso. E quando è arrivato i pari regalato da Solet-Kamara, con forse anche la complicità del portiere Okoye, nella ripresa Davis e compagni hanno sempre mantenuto alto il baricentro dando l’impressione di essere in grado di sbloccare il risultato.
È così è arrivato il gol di Kristensen, che ha festeggiato come non mai la rete. Bella l’esultanza del danese, che sa di gruppo e voglia di fare. Quella forse mancata dalla banda di Runjaic per qualche partita, ma che ora pare ritrovata. Il tecnico ha detto che l’obiettivo adesso è di non perdere più.
Ecco, pare un bell’obiettivo per concludere bene un campionato comunque positivo. Finirlo con un filotto di sconfitte avrebbe offuscato le cose, chiuderlo così è ben diverso. E giocatori come lo stesso Kristensen, Modesto, Bravo, Zarraga, soprattutto Atta (che bel prospetto) sono lì a dimostrare che c’è terreno di coltura magari per alzare il livello. Unico rammarico: Sanchez. L’ultima volta che segnò un gol con l’Udinese era il 2011, proprio a Cagliari anche se nel vecchio stadio. Sarebbe stato bello per il cileno riannodare il filo con un gol. Lo meriterebbe. C’è ancora tempo.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto