Mercato Udinese: ora serve il carisma di Witsel, ma c’è tanta concorrenza
Sul belga, svincolato, ci sono Torino e Bologna. I bianconeri gli potrebbero garantire titolarità in vista del Mondiale con la sua nazionale

Udinese spiazzata? Di sicuro infastidita da Florian Thauvin, un giocatore che aveva saputo aspettare – quando era appena tornato dalla siesta messicana – e sul quale aveva investito non solo un bel po’ di soldi, sotto forma di contratto (seppur agevolato dalla defiscalizzazione del vecchio del Decreto Crescita), per farlo diventare uno dei punti di riferimento dello spogliatoio, prima di consegnargli la fascia. Anche a questo livello, quello del carisma, il club bianconero rischia di aver perso molto, avendo salutato anche il vice capitano, Jaka Bijol, senza contare che ha ancora in piedi la “vertenza Sanchez”, il vecchio Niño destinato a un addio dopo un anno da separato in casa con Kosta Runjaic.
Proprio per questo, dopo aver spremuto più possibile dall’addio a Thauvin, Gino Pozzo ha dato mandato ai suoi emissari di stringere con un giocatore che per esperienza e ruolo potrebbe fare comodo alla nuova Udinese: Axel Witsel. La conferma è arrivata dalla patria del 36enne di Liegi, il Belgio, dove Pozzo jr vanta delle entrature grazie all’agente Mogi Bayat, amico e uomo di fiducia. Da là l’esperto di mercato Sacha Tavolieri – che già aveva svelato la trattativa, oramai sopita, per il cambio di proprietà col fondo Guggenheim Partners –, ieri ha fatto sapere via social che «l’Udinese è ora la pista più gettonata per Witsel. Sono in corso trattative avanzate per raggiungere un accordo definitivo».
Il giocatore belga è infatti svincolato dopo aver visto scadere il proprio contratto con l’Atletico Madrid, dove ha giocato negli ultimi tre anni, in cambio di un ingaggio da 8,33 milioni lordi a stagione. Una cifra che l’Udinese non sarebbe in grado di garantire a un calciatore che è stato ricollocato sullo scacchiere dal Cholo Simeone nel ruolo di difensore centrale, dopo aver fatto il centrocampista dai piedi buoni con Standard Liegi, Benfica, Zenit, Tianjin (in Cina) e Borussia Dortmund da 2006 al ’22. Ma l’Udinese ha in mano qualcosa di prezioso per Witsel: un posto in Serie A che potrebbe garantirgli una maglia per il prossimo Mondiale con il Belgio. Glielo ha assicurato il ct, una vecchia conoscenza italiana come Rudi Garcia.
Ecco perché la trattativa tra le parti è avviata. Ecco perché l’Udinese ha mollato la presa del giovane polacco Jan Ziolkowski a vantaggio della Roma, pensa a un centrale di esperienza per chiudere il cerchio, là dove oltre a Christian Kabasele (che fu compagno di nazionale di Witsel nove anni fa), ci sono dei giovanotti di belle speranze come Thomas Kristensen, Nicolò Bertola, Matteo Palma e il nuovo arrivato, il georgiano Saba Goglichidze. Ecco perché, dopo aver valutato la discesa in B col Monza, Lautaro Giannetti ha dato il via libera per una sua cessione in Turchia, dove l’Udinese ha raggiunto l’accordo verbale con il Trabzonspor.
Strada in discesa? Tutt’altro. Sulla carreggiata ci sono altre squadre italiane, il Torino e soprattutto il Bologna.
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