L’Udinese ospita il Verona con diverse incognite: davanti verso la coppia Davis-Bravo

Lunedì sera esordio in campionato contro il Verona. In difesa debutto di Bertola, sulla sinistra risalgono le quotazioni di Kamara

Pietro Oleotto
Iker Bravo esulta per il gol realizzato in Coppa Italia contro la Carrarese
Iker Bravo esulta per il gol realizzato in Coppa Italia contro la Carrarese

Si riparte lunedì col fiato sospeso. Perché il valore di questa Udinese, depauperata dalle cessioni di Bijol, Lucca e Thauvin è ancora nascosto tra le pieghe del calcio d’agosto, non sempre sincero. Insomma, rispetto per l’avversario di lunedì quel Verona tutto carattere plasmato da Paolo Zanetti già durante la scorsa stagione – come non ricordare il blitz dello scorso marzo allo Stadio Friuli - Bluenergy Stadium –, ma l’incognita è soprattutto a tinte bianconere, nonostante i risultati nell’ultimo periodo che testimoniano come la Zebretta stia cercando di far quadrare i conti a prescindere dai rinforzi che dovrebbero arrivare sull’ultimo rettilineo di un mercato che chiuderà i battenti tra una settimana.

Ha sconfitto in amichevole una squadra della Bundesliga tedesca come il Werder Brema, l’Udinese, si è ripetuta in Coppa Italia contro la Carrarese, ma il campionato, signore e signori, spesso è tutta un’altra cosa.

I dubbi

Sono legati essenzialmente al reparto avanzato, dove Runjaic dovrebbe schierare Iker Bravo accanto a Keinan Davis per dare uno sbocco a 3-5-2, il modulo ripescato nell’ultimo mese di preparazione dopo una partenza all’insegna del 4-4-2 e affini. Il centravanti inglese ha le qualità fisiche per sostituire Lucca, i punti di domanda riguardano piuttosto l’istinto in fase realizzativa (non è mai stato in carriera una che ha segnato caterve di gol) e la tenuta a livello di infortuni, considerando che negli ultimi due anni, quelli trascorsi in Friuli, è stato spesso tormentato dagli infortuni.

Bravo, invece, dovrà sostituire con le proprie armi Thauvin, decisamente diverse da quelle del francese. In soldoni, ma meno esperienza e fantasia, ma è decisamente più attaccante: l’importante, nel caso di un elemento con le caratteristiche dello spagnolo, è che le occasioni non vengano sprecate per l’imprecisione e la poca qualità nelle giocate. Sarà un test nella speranza che questa coppia sappia essere credibile anche dopo l’arrivo degli innesti.

Le scelte

Mister Kosta comunque dovrà sistemare un altro paio di tasselli per far quadrare i conti. Nella difesa “a 3”, per esempio, aveva lanciato Kristensen come centrale e il baby Palma sulla destra, proprio la pedina in forte dubbio dopo i “problemini” fisici accusati negli ultimi giorni.

Per questo pare deciso a puntare Bertola in quella posizione dopo aver valutato l’inserimento nell’undici di partenza di Goglichidze, arrivato tuttavia da troppo poco tempo per poter aver afferrato i dettami difensivi del tecnico tedesco che, per contro, non pare voler spostare Kristensen di nuovo a destra per sostituire Palma con Kabasele.

Infine la scelta a sinistra, dove come esterno Kamara sembra aver rimontato terreno su Zemura, un duello interno sul quale c’è stato pure un salutare confronto tra le parti. Sull’altra corsia il solito inossidabile e imperturbabile Ehizibue, mentre il centro della mediana dovrebbe essere quello di Coppa Italia con Lovric e Atta ai fianchi del neo capitano Karlstrom. 

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