Un gran Zan Zan: l’Udinese si gode la crescita dell’asse Zaniolo-Zanoli
Quanto visto a Cremona dimostra che il tandem dovrà essere sfruttato ancora di più in futuro. Il nº10 festeggia il gol annunciando sui social la futura nascita del secondo figlio

Diciamoci la verità non è stata un’Udinese indimenticabile, quella vista all’opera a Cremona, da dove ha portato a casa un punticino. Dalla solita falsa partenza – già fatta registrare contro Sassuolo e Cagliari, ai regali sfornati dai difensori per superficialità (e fortunatamente non sfruttati dai grigiorossi), passando per una manovra fin troppo compassata e, tutto sommato, anche imprecisa nel momento dell’imbucata decisiva o, ancora peggio, in fase di conclusione.
In definitiva, dunque, la squadra di Runjaic è piaciuta soltanto nella prima parte della ripresa, fino a quando Piotrowski non ha strozzato un destro ravvicinato su sponda di Buksa, un’occasione anche questa arrivata grazie a un traversone di Zanoli dalla destra, dove l’Udinese ha costruito la maggior parte delle proprie trame appoggiandosi a Zaniolo, laddove sull’altro lato del campo Atta ha cercato di fare pentole e coperchi, senza trovare l’acuto sperato.
Dire che la Zebretta abbia fatto un gran bel can can, anzi Zan Zan, su quello spicchio di campo non è un’esagerazione nell’analisi tattica della partita, perché se anche lì sono visti degli errori, è indubitabile che proprio la crescita dell’asse Zaniolo-Zanoli sia uno degli aspetti positivi di una trasferta che non è stata esaltante per il risultato e le trame di gioco.
Il gol è solo la punta dell’iceberg di un tandem che dovrà essere sfruttato ancora di più in futuro e che necessita di essere affiancato da altre individualità capaci di inserirsi nel tessito tattico dell’Udinese. A volte si è parlato di Atta trequartista al pari di Zaniolo, una mossa che può essere inseguita anche “in alternanza”, perché il numero 10 diventa davvero pericoloso quando riesce lavorare il pallone fronte alla porta, partendo da lontano, anche da centrocampo. Insomma, se proprio mister Kosta è innamorato del 3-5-2 vada a ripescare le immagini del 3-5-1-1 di Francesco Guidolin, quando – 12 anni fa – il collega di Castelfranco utilizzava anche un centrocampista di gamba come Isla alle spalle di un centravanti, chiedendo alle mezzali di inserirsi sulla trequarti a turno per sfruttare lo spazio tra le linee. Dovrebbe farlo Atta. Può farlo anche Miller? Oppure il desaparecido Lovric? Tutte risposte che può fornire tatticamente solo Runjaic.
Intanto i tifosi bianconeri possono godersi i lampi di Zanoli sulla fascia (che andrebbe servito qualche volta anche sulla corsa, è il prossimo step da fare) e il primo gol di Zaniolo. Lui, il numero 10, martedì ha voluto festeggiarlo accompagnandolo con due annunci social. Prima con un’immagine da Cremona dedicata al popolo bianconero: «Ho passato due settimane, dopo il gol che ho sbagliato contro il Cagliari, pensando solo a come poter rimediare a quell’errore! Questo gol è per voi anche se non è servito a raggiungere i tre punti!». Poi condividendo una foto di famiglia postata anche dalla compagna Sara Scaperotta che ha annunciato la futura nascita del secondogenito della coppia: «Presto saremo in 4 e l’amore sarà ancora più grande». Perché gli attimi fuggenti di un calciatore non sono fatti soltanto di gol.
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