Difesa a tre o a quattro: le due prove dell’Udinese verso il Napoli

Runjaic ha sperimentato il 3-5-2 e il 4-4-2 in vista della trasferta di domenica. In tutti e due i moduli non sembra esserci un posto per Sanchez come titolare

Stefano Martorano
Il tecnico bianconero Kosta Runjaić
Il tecnico bianconero Kosta Runjaić

Tre quarti di 3-5-2 e un quarto di 4-4-2 sono gli ingredienti tattici che Kosta Runjaic ha messo ieri nel suo shaker in vista della trasferta di domenica a Napoli, dove il cocktail da servire alla capolista punta a essere piuttosto deciso, privo di zuccheri aggiunti e soprattutto senza il più classico degli ombrellini da far aprire a Antonio Conte.

“Barman” Kosta sta infatti allestendo un’Udinese piuttosto coriacea e dalla guardia alta, ben decisa a tenere la linea difensiva alta ma non altissima per non farsi schiacciare nella propria metà campo, e soprattutto attenta a non ripetere gli errori commessi nella ripresa all’andata, quando il Napoli trovò un paio di autostrade in campo aperto per ribaltare l’iniziale svantaggio. Fin qui lo spartito, più mentale che tattico verrebbe da dire, perché riguardo ai numeri c’è ancora più di un ragionevole dubbio, nonostante giovedì 6 febbraio il 3-5-2 abbia prevalso come orientamento.

È il modulo che Runjaic vorrebbe attuare ritrovando dalla squalifica Jesper Karlstrom in mezzo alla mediana, ma che dovrebbe anche completare con una “toppa” sulla fascia destra. È la corsia dove Conte libererà quel furetto mancino di David Neres, già capace all’andata di una fuga per la vittoria cominciata nella propria metà campo, e conclusa con l’autorete di Lautaro Giannetti.

Andata in cui Kingsley Ehizibue perse il pallone sanguinoso che avviò l’1-1 di Romelu Lukaku. Eccolo qui il nome dell’esterno più atteso, ma anche del più in dubbio agli occhi di Runjaic. L’olandese è tornato ad allenarsi a inizio settimana dopo la lesione al flessore rimediato con l’Atalanta lo scorso 11 gennaio e tra venerdì 7 e giovedì 8 febbraio completerà la raccolta dati sul personale Gps. Significa che se Ehizibue darà garanzie atletiche sufficienti, agli occhi dello staff, allora giocherà titolare sulla fascia destra consentendo il varo del 3-5-2.

Che sia il modulo preferito dal tecnico lo conferma anche la prova effettuata col mancino Jordan Zemura proposto esterno a destra, e quindi sul piede invertito. Sarebbe una mossa proiettata anche ad assorbire i movimenti a rientrare di Neres, in modo che Zemura possa contrastare il 27enne brasiliano del Napoli proprio col suo piede forte.

Anche così Runjaic potrebbe dare via libera alla sua “prima scelta” tattica, il 3-5-2 allestito con Razvan Sava tra i pali, Thomas Kristensen, Jaka Bijol e Oumar Solet in difesa, mentre in mediana ci sarebbero Sandi Lovric, il già citato Karlstrom, Martin Payero e Hassane Kamara a sinistra, con Florian Thauvin e Lorenzo Lucca in attacco.

Ma c’è anche il “piano B” sul quale si è lavorato pure giovedì, ed è la riconferma del 4-4-2 adottato col Venezia, con la differenza della probabile esclusione di Alexis Sanchez per far posto a Karlstrom. A ben guardare, in difesa Kamara arretrerebbe sulla linea “a 4” dei compagni di reparto, mentre davanti a lui, in fascia, ci andrebbe Jurgen Ekkelenkamp che ha interpretato bene quel ruolo sia a Monza, nell’ultima in trasferta giocata in quella posizione dall’olandese, sia col Venezia.

In questo caso, a destra si allargherebbe Lovric per tenere più alto Thauvin, con Kristensen terzino. È l’assetto che permetterebbe a Thauvin e Ekkelenkamp di agire sulla trequarti in linea alle spalle di Lucca, andando a formare il 4-3-2-1, variante contemplata da Runjaic che venerdì 7 presenterà la sfida nella conferenza stampa delle 14.30 allo Stadio Friuli - Bluenergy Stadium. 

 

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