Cuore Udinese: espugna Pisa ed è terza in classifica
I bianconeri vincono 1-0 e si piazzano alle spalle del duo di testa Napoli-Juventus. Capitalizzato un gol di Bravo nel primo tempo, nel finale lotta e sofferenza

C’è l’Udinese sul gradino più basso del podio della Serie A, alle spalle della coppia di testa Napoli-Juventus, in attesa del primo verdetto dei posticipi di lunedì, con la Cremonese che, superando il Verona, potrebbe essere la terza squadra a restare a punteggio pieno dopo tre giornate.
All’Arena Garibaldi, invece, con i Mondiali di atletica in pieno svolgimento si può dire che si è vista almeno una pista di distanza tra l’Udinese e il Pisa, se non fosse che i bianconeri si sono rivelati ancora troppo generosi – al limite dell’incoscienza – nei confronti degli avversari, un particolare che si era colto già ai Rizzi contro il Verona, altra rivale che si era dimostrata decisamente meno dotata sotto il profilo del l’impianto tecnico, ma che nella prima di campionato era riuscita a cogliere l’attimo giusto (un doppio errore di Babbo Natale Ehizibue) per arrivare al pareggio, dopo una gara costruita mattone su mattone di bianconeri.
È successo anche domenica nel primo tempo, l’unica differenza è che il Pisa non ha mai inquadrato il bersaglio, altrimenti ne avrebbe fatti almeno due di gol. Il primo dopo pochi giri di lancette sul un pallone perso da Sava impegnato nella costruzione dal basso: nell’episodio fondamentale l’intervento che ha sporcato il controllo di Meister, prima della conclusione sull’esterno della rete. Poi un retropassaggio sbilenco da parte del migliore del reparto arretrato, Solet, che poi si è riscattato alla grande, con almeno un paio interventi e diagonali che hanno smontato le ripartenze avversarie.
Roba da far venire i capelli bianchi a un vecchio bomber di razza come Gilardino, sulla panchina pisana. Dall’altra parte Runjaic ha dovuto ben presto cogliere la pochezza, in termini di sapienza tattica, di Ehizibue e Kamara sulle fasce. Tutti argomenti da mettersi in tasca, con il classico fazzoletto con i nodi.
Sì, nodi, perché se l’Udinese è riuscita a capitalizzare ben presto la facilità di entrare tra le maglie della difesa del Pisa – fin troppo morbida in avvio –, non ha saputo rifilare il colpo da ko che avrebbe potuto farle vivere una domenica pomeriggio ben più tranquilla, considerando che l’arrivo al 95’ è stato davvero con i bianconeri anche perché Davis si è letteralmente divorato il raddoppio nella prima frazione, dopo essere arrivato palla a piede nel cuore dell’area avversaria, il tallone d’Achille dei nerazzurri di Toscana, tanto che anche il gol di Bravo era nato da un’azione simile, con Atta – innescato sapientemente da Karlstrom – che si è visto rimbalzare una conclusione poi capitata sul destro dell’under 21 spagnolo che l’ha messa nel sacco.
Dall’uno-due mancato l’Udinese è andata letteralmente in affanno. Prima ha rinunciato a colpire il Pisa quando la squadra di Gilardino scopriva il fianco (le fasce laterali), poi si è ritirata troppo in difesa, chiudendosi a riccio al limite della propria area, senza più riuscire a ripartire. Intanto il cronometro era arrivato all’ora abbondante di gioco con un Pisa rientrato in campo rimodellato da un paio di cambi e con tutt’altro spirito.
Lì Runjaic ha azzardato. Tre sostituzioni: dentro il pretoriano Zarraga al posto di un Pietrowski stremato, poi ecco Zaniolo all’esordio con Buksa per far uscire la coppia d’attacco Davis-Bravo che non rusciva più a “pulire” palloni rilanciati dalla difesa. Un momento da Fort Apache, con i nostri nel fortino m con tre giocatori vittime di crampi, Ehizibue, Kamara e Bertola, e due soli cambi a disposizione: ecco perché Runjaic ha dovuto attendere un può per decidere di lasciare in campo solo il primo e far entrare invece Zemura e Goglichidze. Inutile dire che proprio sul destro di Ehizibue è capitato l’unico colpo da ko nel finale, sbagliato di brutto. Il modo per chiudere col cuore in gola. Ma con tre punti in tasca.
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