Cessione Udinese: la trattativa con gli americani del fondo Guggenheim è ancora viva
Le parti si sono allontanate rispetto all’estate, ma il fondo a stelle e strisce può acquistare il club. Un affare da oltre 200 milioni

Dall’interno del club Udinese si fanno scappare: certo che gli americani comprano, per quanto gli è costata quella due diligence...
Decine di esperti arrivati dalla California all’inizio dell’anno hanno preso al setaccio i conti bianconeri in vista dell’acquisto dell’Udinese. Il fondo Guggenheim Partners – quello che fa capo al miliardario Mark Walker, tra l’altro il padrone dei Los Angeles Dodgers di baseball e, da giugno, dei Lakers di basket di Lebron James e Luka Doncic, acquistati per 10 miliardi di dollari – aleggia sempre sopra l’arco dei Rizzi.
Vero, se a metà estate la trattativa sembrava avviatissima e mancava solo il closing per chiuderla, le parti si sono allontanate. Si diceva ballassero una trentina di milioni tra domanda e offerta. Tira di qui, tira di lì la base, confermata, era di duecento milioni. L’estate, che ha portato a Udine lo ricordiamo il 13 agosto la Supercoppa Europea, momento di grande visibilità del “modello Udinese” col Bluenergy Stadium in cui si sono sfidate Psg e Tottenham, non ha però fatto naufragare la trattativa.
Se, infatti, negli ultimi dieci anni voci di possibili abboccamenti con partner anche grossi (vedi RedBull) non avevano trovato conferma nei fatti, ora risulta chiaro che Gino Pozzo abbia deciso di vendere il club. Ovviamente cifra, tempi e modi vuole deciderli lui. E proprio il bilancio 2024/2025, con plusvalenze in aumento, conti in ordine, rosa ringiovanita ci dà una grande mano a capire quanto sia valutato il club. Primo: i diritti tv che sono poco meno di 40 milioni.
Poi va considerato il valore della rosa, non quello a bilancio, ma quello di mercato (oltre 200 milioni). Poi per una cessione bisogna considerare una sorta di “diritto d’avviamento” che l’acquirente deve riconoscere al venditore. In soldoni: l’Udinese con la Serie A porta in dote un accordo sui diritti tv pluriennale, che garantisce incassi certi, e tutta una struttura scouting e societaria invidiata nel mondo del pallone.
Non da ultimo lo stadio di proprietà. Un pacchetto da ben oltre 200 milioni di euroquindi. Gli americani ci sono ancora. Compreranno. Resta solo da capire quando.
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