Viaggio nei paesi: cultura e industria, San Giovanni guarda oltre il Triangolo della sedia
Il ciclo d’incontri per raccontare le comunità riparte da uno dei perni del Distretto. Il sindaco Pali punta al rilancio economico: «Senza infrastrutture, le aziende non arrivano»

Riparte da San Giovanni al Natisone il viaggio del Messaggero Veneto nei paesi, tra cantieri, strategie anti-spopolamento e la scommessa culturale di villa de Brandis. Mercoledì mattina, al bar “Chiamalo come vuoi”, il sindaco Carlo Pali ha tracciato con gli assessori Lorenzo Bucovaz, Enrico Grione, Alan Zucco e il consigliere Gabriele Nonino il percorso di una comunità che punta a evolversi oltre l’identità storica del Distretto della Sedia.
Un confronto aperto con i cittadini che ha messo in luce le sfide dopo il maltempo di martedì, ma anche le opportunità di sviluppo legate alle infrastrutture e alla valorizzazione del patrimonio culturale.
Una nuova identità produttiva
«Chiamarlo ancora Triangolo della Sedia è limitativo – ha osservato il primo cittadino –. Oggi qui operano aziende metalmeccaniche, del pet food e della nautica. Il distretto si è evoluto: produce mobili, arredi, lavora materiali innovativi». Le prime due aziende per fatturato non sono più del legno, segno di un cambiamento strutturale già in atto.

L’obiettivo è attrarre nuove imprese potenziando le zone industriali: «Abbiamo 210 ettari di aree produttive e stiamo completando la rete fognaria, prima assente nell’80% delle zone. Senza infrastrutture, le aziende non arrivano. I contributi regionali ci hanno permesso di invertire questa tendenza».
Infrastrutture e clima
L’incontro è partito proprio dall’emergenza maltempo delle ore precedenti: «Bombe d’acqua sempre più intense mettono in crisi reti fognarie progettate decenni fa – ha evidenziato Pali –. Le piogge non sono più graduali come una volta». Criticità si sono registrate a Medeuzza e lungo la Palmarina, ma per fortuna nessun danno grave. La risposta è nella manutenzione programmata e in investimenti strutturali che coinvolgono anche i privati: «Tutti sono tenuti alla gestione delle acque reflue – ricorda il sindaco – ma quasi nessuno lo sa o lo fa».
La lista dei cantieri
Oltre alla manutenzione, partono cantieri cruciali: 2,5 milioni per il consolidamento del sottopasso di via Roma (che resterà chiuso 8-10 mesi), 1,4 milioni per la fognatura di via Casali, 660 mila euro per l’asfaltatura di vie alternative. In programma anche la riqualificazione del centro sociale di Medeuzza (450 mila euro) e dell’asilo in fase di completamento (2,4 milioni), che diventerà un polo integrato con il nido.
«Stiamo lavorando con Autostrade Alto Adriatico sul progetto Palmanova-Manzano – ha aggiunto il sindaco – che includerà una nuova ciclabile e la riqualificazione della Palmarina. Servirà a decongestionare il traffico pesante».
Cultura come volano
«Villa de Brandis è il nostro cuore culturale e sociale – ha sottolineato il consigliere delegato Nonino –. Estate in villa da sola lo scorso anno ha registrato 6-7.000 presenze, numeri notevoli per un comune delle nostre dimensioni». La storica dimora non è solo eventi: ospita la biblioteca, il centro anziani e presto uno spazio giovani.
«Abbiamo un archivio storico inesplorato, reliquie certificate da bolle papali, collezioni d’arte da valorizzare – aggiunge Nonino –. Stiamo restaurando due dipinti con la Fondazione Friuli e vogliamo “svecchiare” la narrazione del patrimonio». Anche le aziende locali credono in questo percorso: Friulsider, Inflex, Catas e Auto Maurig hanno sponsorizzato eventi culturali.
«E nessuna di queste produce sedie – ha rimarcato Pali –, segno che il Distretto ha cambiato pelle. La cultura è un volano per il territorio: attira visitatori, sostiene i commercianti e migliora la qualità della vita. Investiamo risorse importanti perché è ciò che ci distingue».
Sfida demografica
«Nei prossimi 15 anni il Friuli avrà meno abitanti e un’età media altissima – ha avvertito ancora il vertice della giunta –. Dobbiamo essere attrattivi: servizi scolastici, culturali, case a prezzi accessibili». Il Comune sta lavorando su vari fronti: distretto del commercio con altri 11 comuni per sostenere le attività locali, bandi per riqualificare immobili sfitti, progetti per i giovani (corsi estivi e invernali).
La richiesta di abitazioni
Bucovaz ha ricordato poi che «giovedì alle 18.30 presenteremo la legge regionale salvacase, in villa De Brandis: si tratta di contributi regionali per chi ristruttura case sfitte per metterle in affitto».
Grione ha aggiunto che «stiamo per adottare una variante al Piano regolatore per nuove zone edificabili: le richieste dei cittadini sono soprattutto per villette, segno che c’è domanda di vivere qui, mentre ci sono già aree predisposte per nuovi condomini».
Attrarre cittadini
La scommessa è chiara: «Se arrivano nuove aziende, arrivano anche persone a vivere qui – ha concluso il sindaco –. E se trovano servizi, scuole e cultura, restano. Dobbiamo investire su tutti i fronti. La vera sfida è diventare un paese dove i giovani non solo restano, ma scelgono di tornare. Questo è l’unico modo per guardare avanti e garantire un futuro alla nostra comunità».
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