Giornali, caffè e brioche: al bar Adoro di Udine la riunione di redazione del Messaggero Veneto

Nel locale di piazza Venerio, i giornalisti hanno discusso delle notizie del giorno con i propri lettori. L’evento è stato organizzato in collaborazione con il Fake News Festival

Chiara Dalmasso
I giornalisti e Gabriele Franco /foto petrussi
I giornalisti e Gabriele Franco /foto petrussi

Coinvolgimento, partecipazione e dialogo con il territorio: tre punti saldi, a orientare il lavoro quotidiano del Messaggero Veneto e delle altre pubblicazioni del gruppo Nord Est Multimedia (Nem). Ecco perché giovedì mattina, e molte altre volte prima, la redazione ha traslocato dalla sede di viale Palmanova per spostarsi in centro, all’Adoro Caffè di piazza Venerio, e aprire il momento più importante del confronto quotidiano – la riunione del mattino – ai suoi lettori.

L’appuntamento, organizzato in collaborazione con il Fake News Festival, la rassegna per imparare a difendersi dalle notizie false, in programma fino a lunedì in città, ha trasformato i tavolini del bar in una piazza di dialogo e confronto tra i giornalisti e i cittadini.

«Questo momento rappresenta per noi – ha detto in apertura Gabriele Franco, ideatore e curatore della quarta edizione del festival – un format necessario, oltre che un’occasione per restituire qualcosa a un gruppo editoriale che ci ha dato tanto». Tra i creatori e organizzatori della kermesse contro le bufale, infatti, ci sono molti giovani aspiranti giornalisti, parte integrante delle passate redazioni del Messaggero Veneto Scuola.

«Vedere crescere questi ragazzi e vedere che il loro interesse per il mondo dell’informazione si traduce in un festival dedicato proprio alle news, per noi è motivo di grande orgoglio» ha dichiarato Paolo Mosanghini, vicedirettore Nem con delega al Messaggero Veneto. «Le riunioni in esterna rappresentano un momento di dialogo con i lettori e un’occasione per raccogliere le loro curiosità, osservazioni, esigenze ed eventuali critiche».

L'intervento del vicesindaco Venanzi. Foto Petrussi
L'intervento del vicesindaco Venanzi. Foto Petrussi

Dopo un breve momento di condivisione e restituzione di opinioni sul lavoro svolto il giorno precedente, Mosanghini ha lasciato la parola a Daniela Larocca, vicecaposervizio del web: «In cima alla lista delle notizie più lette online – ha detto Larocca – ci sono i necrologi e la cronaca nera, ma le metriche del sito dicono che interessano pure tanto i trasferimenti dei parroci, a dimostrazione del nostro essere, prima di tutto, un giornale di comunità».

Dall’omicidio di Muggia all’evoluzione delle indagini sulla sparatoria avvenuta a Udine nelle scorse ore, passando per la ricchezza di contenuti delle pagine dedicate alla provincia, i giornalisti, responsabili dei vari reparti (Luana de Francisco per la cronaca, Guido Surza per la provincia, Alessandra Ceschia per la cultura, Anna Buttazzoni per l’attualità e Antonio Zavagno per la cronaca di Pordenone) hanno raccontato, uno alla volta, il menù della giornata.

Presente tra i lettori anche il vicesindaco Alessandro Venanzi, che ha portato il saluto dell’amministrazione comunale e non si è sottratto a rispondere a una domanda sul rapporto tra la politica e i giornali: «Una relazione di interdipendenza – ha detto – perché la politica produce inevitabilmente notizie, che i giornali poi raccontano. L’unico limite? Non sempre le novità positive interessano ai giornalisti, ma il dialogo è continuo». 

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