Udine, i lettori denunciano degrado: «Quartieri sporchi, marciapiedi pericolosi e auto abbandonate»

Erba alta, cassonetti pieni, bivacchi nelle aree verdi e vetture lasciate a marcire: dai residenti una raffica di segnalazioni sullo stato della città

Laura Pigani
L'auto abbandonata
L'auto abbandonata

Auto abbandonate, erba alta e degrado in aree verdi o nei marciapiedi, rifiuti che strabordano dai cassonetti: non mancano le segnalazioni dei lettori sulle condizioni della città.

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«Bisogna aspettare di farsi male per poi mettere a norma di legge. Il cavalletto fermo da parecchi anni per non dire i riguardi delle piante. Questa è via Gino Pieri» scrive un lettore che preferisce mantenere l’anonimato, riferendosi alla situazione dei marciapiedi, con i sampietrini ormai fuori posto, le radici che fuoriescono e un cavalletto del Comune, con l’invito a «non oltrepassare» che sembra dimenticato, come una pianta, che il cittadino indica come secca da alcuni anni. Erba alta e rifiuti segnalati, per altro, anche in via Cividale, ai lati della strada.

Le radici alte
Le radici alte

Anche Federico Terenzani segnala un «degrado urbano», riferendosi in particolare modo «alla zona di Udine Nord Chiavris», dove risiede. «Alcuni cestini porta rifiuti (angolo via Brazzacco- via Santa Margherita del Gruagno e via Scarpata-via del Tunnel) non vengono svuotati da almeno due settimane nonostante i mie solleciti alla Net. Abbigliamento abbandonato da giorni nelle raccolte di via Susans e presso il supermercato Spak di via Cotonificio fanno sembrare il nostro quartiere un ghetto. Tutto questo accade con la Tari che cresce di anno in anno. Siamo cittadini abbandonati».

Un’altra lettrice, che preferisce l’anonimato, si sofferma sulla situazione della piccola area verde di viale Ungheria, affermando che «nonostante i passaggi frequenti delle forze dell’ordine e le pulizie svolte regolarmente dagli operatori preposti, il bivacco incivile è all’ordine del giorno. Gruppi e gruppetti stazionano per ore sulle due panchine presenti e lasciano ad altri l’ingrato lavoro di pulire il sudiciume che producono, a spese della comunità».

La lettrice evidenzia i danni causati da questa inciviltà: «il senso di degrado, l’igiene, l’immagine della città stessa nei confronti non solo dei propri abitanti, ma anche dei visitatori, il disagio dei cittadini che risiedono nelle abitazioni circostanti». Bambini, adulti e anziani che non posso utilizzare lo spazio pubblico. «A pochi passi da lì abita una signora ultranovantenne autosufficiente, deliziosa. Vive sola, in un appartamento al secondo piano di un condominio senza ascensore. Quando vuole prendere un boccata d’aria, scende e si siede su una delle due panchine a guardare un po’ di movimento». Panchine che, spesso, «sono occupate da chi sporca oppure dalla sporcizia lasciata. A questo punto togliamole».

Michele Cattarossi, infine, segnala due auto abbandonate sulla statale 54 per San Giuseppe e sulla strada di Ronchis, mente un altro lettore ne indica un’altra parcheggiata da parecchio tempo in via Fruch.

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