Il Tagliamento, un rischio e una risorsa: Latisana chiede le opere di messa in sicurezza
Nuova tappa del viaggio dei paesi del Messaggero Veneto. Amministratori e cittadini: «Il fiume è una bellezza naturale che va valorizzata. Basta aspettare, servono risposte

«Vede fin dove era arrivata l’acqua 60 anni fa?». Nella foto in bianco e nero un’auto sommersa e il fiume che lambisce l’insegna Al passeggero. Ce la mostra un cittadino che il 2 settembre 1965 era un ragazzo, gli occhi sono lucidi. «Fu distrutto tutto». Parlare di Tagliamento, qui a Latisana, significa ricordo e commozione. Significa, soprattutto, lottare. Perchè il fiume – 60 anni dopo – non torni a spazzare via tutto.
Latisana è città sicura, in cui gli imprenditori investono, in cui nuovi negozi aprono, scelta da molti (per servizi offerti) come luogo in cui vivere. E proprio per questo la voce che si leva da amministratori, associazioni e cittadini – quelli che abbiamo incontrato il 18 giugno al bar Sorarù a Latisana, tappa del viaggio dei paesi del Messaggero Veneto – è forte. Compatta, unita. L’amore per questa terra lo ritrovi nelle parole di tutti, così come l’orgoglio di chi ha saputo ricostruire e la fermezza nel chiedere opere di sicurezza in tempi brevi e certi. Perchè qui ogni volta che il livello del fiume si alza, la paura torna. Oggi come allora. E il Tagliamento – che può e deve diventare preziosa risorsa da valorizzare anche in chiave turistica – continua a intimorire quando il livello si alza.
In Regione
Lunedì 23 giugno ci sarà l’ incontro tra la Regione e il provveditorato alle opere pubbliche per trattare il tema della manutenzione del tratto terminale del fiume. L’annuncia a inizio incontro la consigliera regionale di Lega Fvg Maddalena Spagnolo prima di raggiungere Trieste dove in aula ha poi esposto l’interpellanza su questo tema.

«Non possiamo più permetterci di aspettare mesi per interventi di manutenzione sul fiume, soprattutto nel tratto finale dove il rischio di esondazioni è reale e documentato. Serve un cambio di passo concreto. Ho segnalato la gravità della situazione con il legname che continua ad accatastarsi sui piloni dei ponti e con la formazione di isole».
Sicurezza
Latisana si schiera contro ogni tipo di azione che allunghi ancora i tempi degli interventi. «Noi vogliamo la soluzione più rapida possibile – afferma il sindaco Lanfranco Sette – e abbiamo già fatto richiesta di avere entro la fine dell’anno un cronoprogramma certo. Noi chiediamo le opere di messa in sicurezza. Siamo una comunità di vocazione solidale, abbiamo sempre partecipato agli incontri e ai confronti sul territorio e ricerchiamo contatti con la Regione e il vicino Veneto, eppure sul tema Tagliamento ci, dopo anni ci troviamo emarginati, in una condizione di inferiorità numerica. Noi non lo vogliamo il rischio e chi lo accetta è complice».
Comitato per ricordare
L’obiettivo è ricostruire la memoria. Lo afferma il direttore del centro studi per l’ambiente Giorgio Mattassi promotore di un comitato per ricordare l’esperienza dell’alluvione. «Abbiamo vissuto 60 anni in stand by e abbiamo aspettato fiduciosi che qualcosa accadesse – dice –. Siccome il tempo è scaduto ci deve essere ora un moto di orgoglio visto che ci troviamo in una condizione di rischio permanente. Il nostro obiettivo è coinvolgere i cittadini».
Tagliamento come risorsa
«Il fiume è una bellezza naturale da valorizzare, una risorsa apprezzata non solo dai latisanesi ma anche dai turisti». Il vicesindaco Ezio Simonin sottolinea quanto il fiume sia un patrimonio da promuovere. «Fino a qualche anno fa era navigabile e ogni mercoledì, in occasione del mercato, i turisti arrivavano qui in barca da Lignano. Adesso lo è solo fino a Sabbionera. È una esperienza che si può ripetere ma bisogna prima pulire il canale con opere di manutenzione».
Città che è cresciuta, «il quarto comune dopo Udine, sempre vissuta di commercio e terziario in cui però il turismo da tempo ormai riveste un ruolo prioritario. Vogliamo far conoscere il territorio, anche attraverso il Distretto del commercio, potenziando, per esempio, il cicloturismo e le nostre bellezze naturali». La consigliera Susi Faggiani ribadisce come «per lo sviluppo di Aprilia Maritima la sicurezza di Tagliamento porta le persone ad avere più voglia di investire da noi e stare più tempo qui».
Il piano
«Come amministrazione – afferma l’assessore Sandro Vignotto – abbiamo sviluppato l’aggiornamento del piano di emergenza presentato in tutte le frazioni per spiegare come comportarsi. L’abbiamo adottato e siamo in attesa di alcuni pareri dell’autorità di bacino per attivare l’osservatorio dei cittadini, strumento che permetterà di coinvolgerà ancora di più la popolazione. Le opere realizzate a monte hanno aumentato il rischio per Latisana. Chi fa una narrazione contro la messa in sicurezza del fiume è responsabile di quello che potrebbe succedere. Sono 60 anni che le opere non vengono realizzate e almeno 30 che le associazioni si oppongono con altre proposte bocciate poi a loro volta. Bisogna cambiare passo». —
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