Buche e alta velocità sulle strade di Laipacco: «Chiediamo sicurezza»
Appello dei residenti al Comune di Udine per migliorare la viabilità e il decoro delle vie. Attesa per un’area verde aperta al pubblico al termine dei lavori al polo sportivo

Il verde e l’asfalto: yin e yang per un quartiere in cerca di equilibrio. Ma soprattutto, di soluzioni. Fra prati e cemento, dunque, fioriscono i molteplici appelli che la cittadinanza di Laipacco rivolge all’amministrazione comunale. Tramite le nostre pagine, grazie all’incontro avvenuto il 29 luglio alla trattoria Al Caminetto, ultimo appuntamento (prima della pausa estiva) del format targato Messaggero Veneto.

A ritrovarsi, davanti a un caffè, una ventina di residenti, semplici cittadini ma anche portavoce di realtà associative, tutti accomunati da un legame, viscerale, per quell’area intesa come agglomerato di persone, di storie, ma anche insieme di vie, dall’asse principale di via Laipacco a quelle contermini.
Le strade
È così sui problemi che ad oggi affliggono molte strade del luogo che si è andata a concentrare una parte della conversazione. Sergio Ognissanti ha rotto in tal senso il ghiaccio: «Alcune strade sono indecenti e pericolose. Ci sono buche da tutte le parti». La parola che quindi è passata a Laura Zuccolo: «Faccio da portavoce per un gruppo di abitanti della zona che comprende via Visco, via Tapogliano, via Cervignano e via Campolongo. Qui le strade sono private a uso pubblico: l’asfalto fa pietà ma il Comune non fa niente. Gli stessi residenti ci hanno investito di tasca loro, ma la situazione è diventata ingestibile. Servirebbero dei marciapiedi a raso per favorire i parcheggi, così come dei cestini e, per la sicurezza, delle telecamere. Più volte ci siamo rivolti al Comune, purtroppo senza ottenere risultati».

Un feedback è così giunto dalla coordinatrice del consiglio di quartiere partecipato Silvana Munaretto: «La richiesta è stata portata all’attenzione dell’assessore Marchiol, si sta lavorando sul passaggio di queste strade da private a pubbliche così da permettere l’asfaltatura insieme alle altre previste per il 2026». Fra le vie tirate in ballo, anche via Montecassino: «C’erano due buche – le parole di Maria Stella Masetto –, le ho segnalate e il giorno dopo sono state riempite. Per rendere la via più percorribile, però, servirebbe un fondo più battuto. E non sarebbe male se si vietasse il passaggio ai mezzi pesanti, deviandoli su via Prasingel».
Sicurezza
Parli di strade ed è inevitabile che il discorso vada a toccare il tema della sicurezza a 360°. Dall’eliminazione delle barriere architettoniche con sistemazione di via Monzambano all’inserimento, su via del Bon, fra il campo da calcio e via della Polveriera, di una piccola rampa che agevoli il passaggio delle biciclette: «C’è uno scalino – ha detto Marcello Ziani – e per superarlo bisogna scendere dalla bici. Ma non è sicuro».
Si concentrano sempre su via del Bon i timori di Giuliana Montagnese: «C’è un traffico infernale e mai nessuno viene a controllare. Di recente sono caduta per farmi indietro di fronte a una macchina che correva a grande velocità. Per uscire dal cortile di casa devo mandare mio marito a fare da vigile». Su via Monzambano, la situazione non cambia: «Più volte ho chiesto che venissero messi dei dossi – la protesta di Stefano D’Agostino –. Con la precedente amministrazione erano stati individuati dei punti per il loro posizionamento, ma adesso nessuno sa nulla, neanche all’ufficio tecnico».
Il verde
Attraverso il commento del presidente della Pallacanestro Laipacco Lucio Coccolo si è poi dato risalto al progetto di riqualificazione del polo sportivo da 20 mila metri quadrati in dote al quartiere. «Vi sorgerà un’area verde aperta al pubblico. I lavori dovrebbero concludersi con il 2027».
Previsto l’ammodernamento degli impianti sportivi, la creazione di nuovi parcheggi. L’inserimento di una nuova area giochi: legato a quest’ambito l’aggiornamento portato dalla coordinatrice Munaretto sul parco che sorgerà nel cortile dell’ex scuola Deledda: «Verrà attivato entro fine anno». Sforata l’ora, si è infine giunti ai saluti: «Peccato – la conclusione di Zuccolo, già intervenuta in precedenza – che non ci siano assessori o consiglieri a dirci la loro».
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