Udine diventa la capitale del gusto: torna Ein Prosit con chef da tutto il mondo
Dal 15 al 20 ottobre la 26ª edizione della rassegna trasforma la città in un ristorante diffuso: oltre 150 eventi, 105 chef da 20 Paesi e una mostra assaggio dedicata ai vini bianchi del Friuli Venezia Giulia

Udine è pronta a trasformarsi in un grande teatro del gusto. Dal 15 al 20 ottobre, il centro storico e i suoi locali diventeranno il cuore della 26ª edizione di Ein Prosit, la manifestazione che ogni anno riunisce i protagonisti dell’alta cucina mondiale in Friuli Venezia Giulia. Tra chef stellati, degustazioni e incontri, la città si prepara a vivere sei giorni in cui profumi, sapori e storie si intrecceranno in un racconto unico di cultura e convivialità.
Organizzato dal Consorzio di promozione turistica del Tarvisiano, con il sostegno della Regione, Promoturismo Fvg, Comune di Udine, Camera di Commercio e Fondazione Friuli, Ein Prosit torna più ricco che mai: oltre 150 eventi, 105 chef da 20 Paesi, 53 cene stellate e 70 appuntamenti tra degustazioni, laboratori e masterclass.
Stelle e storie del gusto
A inaugurare la rassegna, mercoledì 15, sarà la cena da ospitata da Le Fucine Brasserie di Buttrio e dedicata al maestro francese Alain Ducasse. Ai fornelli, un parterre che riassume il meglio della gastronomia mondiale: Massimo Bottura, Davide Oldani, Gennaro Esposito, Amaury Bouhours, Emmanuel Pilon e Jean Philippe Blondet.
Nei giorni successivi, il programma si snoderà tra 31 location, da Antica Maddalena a Vitello d’Oro, da Là di Moret a Ai Frati, con protagonisti come Antonia Klugmann, Quique Dacosta, Ana Roš, Niko Romito, Norbert Niederkofler, Sara Aqel, Yoshihiro e Leo Narisawa. Dai laboratori sui formaggi d’alpeggio alle masterclass sui grandi vini del mondo, ogni evento diventa così occasione d’incontro tra tradizione, innovazione e cultura.
La città come ristorante diffuso
«Ein Prosit cresce e si apre sempre di più alla città – spiega Claudio Tognoni, direttore della manifestazione –. Quest’anno gli chef usciranno dalle cucine per portare i loro piatti tra la gente, grazie anche ai due food truck internazionali che animeranno le vie del centro» Udine, dunque, si trasforma in un ristorante diffuso, dove ogni piazza diventa un palcoscenico del gusto e ogni via un percorso sensoriale. Per il vicesindaco Alessandro Venanzi, l’evento è anche un messaggio di identità: «Udine è il punto di partenza ideale per un viaggio nel Friuli Venezia Giulia. Ein Prosit valorizza la nostra città come capitale del cibo e dell’accoglienza».
La mostra assaggio
Tra le novità più attese, la mostra assaggio “Io sono Friuli Venezia Giulia-Blancs”, in programma nel fine settimana in via Mercatovecchio. Una tensostruttura di 900 metri quadrati, ricreata con gli arredi premiati al Red Dot Award 2025 per lo stand regionale di Vinitaly, ospiterà 70 aziende friulane con il meglio dei vini bianchi e dei prodotti agroalimentari «Sarà un evento nell’evento – spiega l’assessore Sergio Emidio Bini – un’occasione per far conoscere ai visitatori la qualità dei nostri vini e delle nostre eccellenze locali». L’iniziativa, realizzata da Promoturismo, unirà degustazioni e storytelling, restituendo l’immagine di una regione che sa innovare nel segno della tradizione.
Un metodo e una visione
Per la Regione, Ein Prosit è il simbolo di un modello che funziona. «Il nostro metodo è chiaro: valorizzare il Friuli Venezia Giulia attraverso la qualità dei suoi prodotti e delle sue maestranze» sottolinea ancora l’esponente della giunta Fedriga. Un principio che trova eco nelle parole degli ideatori Claudio Tognoni, Paolo Vizzari e Manuela Fissore: «Noi crediamo nella cucina che unisce e suggerisce, nel cibo che diventa messaggio di cultura, identità e speranza». Udine, per una settimana, si prepara dunque a ospitare non solo i migliori chef del pianeta, ma anche un’idea di cucina che parla di condivisione, curiosità e appartenenza.
Un ponte tra culture
«Ein Prosit – afferma Gabriele Massarutto, presidente del Consorzio di promozione turistica del Tarvisiano –. è nata a Tarvisio con l’obiettivo di creare una vetrina per le popolazioni di confine, slovena e bavarese, e oggi è diventata un evento di respiro internazionale. Ho sempre difeso questa iniziativa, perché rappresenta un ponte tra culture e un’occasione concreta di collaborazione oltre i confini». Tra i principali sostenitori della kermesse oltre alla Regione Friuli Venezia Giulia e al Comune di Udine, Camera di Commercio Pordenone-Udine, Fondazione Friuli, Crédit Agricole Italia. Il Messaggero Veneto è media partner dell’evento.
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